Addio a Françoise Gilot, amante e musa di Picasso

È stata una delle donne più importanti della vita del pittore spagnolo e madre dei suoi due figli Claude e Paloma. Se ne va a 101 anni

Era il maggio del 1943 quando Françoise Gilot incontrò in un ristorante di Parigi, Pablo Picasso, 40 anni più anziano di lei, allora amante di Dora Maar. Nel giro di un anno, la giovane pittrice divenne la compagna del leggendario artista spagnolo, mantenendo una relazione burrascosa dal 1944 al 1953 e da cui nacquero due figli, Claude (1947) e Paloma (1949). Una promettente carriera eclissata, come spesso accade, dalla lunga storia sentimentale con un uomo importantissimo. Muore il 6 giugno 2023 in un ospedale di Manhattan all’età di 101 anni.

Françoise fu però la sola, tra le sue numerose amanti, che abbandonò il pittore: «Pablo è stato il più grande amore della mia vita, ma dovevi prendere provvedimenti per proteggerti. L’ho fatto, me ne sono andata prima di essere distrutta», ha confidato nel libro del 2021 di Janet Hawley Artists and Conversation. «Le altre no, si sono aggrappate al potente Minotauro e hanno pagato un prezzo alto», ha detto, riferendosi alla prima moglie di Picasso, la ballerina Olga Khokhlova, caduta in depressione dopo che lui l’ha lasciata, la sua ex amante adolescente, Marie-Therese Walter, che si è impiccata, la sua seconda moglie, Jacqueline Roque, che si è sparata e la sua musa più famosa, l’artista Dora Maar, che ebbe un esaurimento nervoso.

Durante il loro periodo d’amore, Picasso la rappresentò nel quadro Joie de vivre nella  figura “Femme fleur”, dove appare solare e radiosa. Françoise Gilot fu soggetto anche di un celebre quadro di Henri Matisse, al quale Picasso fece conoscere Gilot. 

Anche dopo la separazione, poi, Gilot continuò a esercitare l’arte della pittura. Nel 1955 sposò l’artista Luc Simon, da cui ebbe una figlia, Aurelia, divorziando poi nel 1962. Nel 1964 pubblicò Vita con Picasso (Garzanti, 1965), un libro di memorie sulla loro vita in comune, che incontrò enorme successo, ma il testo mandò in collera Picasso, che arrivò a rifiutare di rivedere i suoi figli. Nel 1969 conobbe il celebre scienziato statunitense Jonas Salk, ideatore del primo vaccino antipoliomielite, che sposò l’anno seguente; rimasero uniti fino alla sua morte nel 1995.

Pablo Picasso and Francoise Gillot in 1951

Nata il 26 novembre 1921 a Neuilly-sur-Seine da una famiglia borghese di ingegneri e commercianti, Marie Françoise Gilot fu introdotta alla pittura ad acquerello dalla madre nel 1928 e poi dall’insegnante della stessa madre dal 1934. Ebbe il suo primo studio nell’appartamento della nonna, mentre studiava inglese e filosofia, e poi, nel 1939, legge, su istigazione  del padre, restio a vederla diventare un’artista. Questa riluttanza si rivelò vana, poiché l’anno successivo, nella Parigi dell’occupazione  tedesca, tornò a dipingere. L’11 novembre 1940 partecipò a una  manifestazione antinazista sotto l’Arco di Trionfo e fu arrestata dalla polizia tedesca.

Mentre continuava a studiare legge, anche se a malincuore, proseguì la sua formazione artistica con il pittore e fotografo ungherese Endre Rozsda (1913-1999). Poi arrivarono gli eventi che l’avrebbero resa una leggenda. Nell’aprile del 1943, grazie a un amico d’infanzia, conobbe l’attore Alain Cuny; l’8 maggio Françoise espose per la prima volta in una piccola galleria parigina e il 12 maggio Alain Cuny invitò lei e la sua amica a cena al ristorante ‘Le Catalan’: al tavolo accanto c’erano Picasso e Dora Maar. Poiché Cuny e Picasso si conoscevano,  furono fatte le presentazioni e Picasso invitò le due giovani donne a visitare il suo studio.

Qualche giorno dopo, Françoise Gilot venne a sapere che Picasso era andato a vedere la sua mostra e il 17 maggio, le due amiche andarono a trovarlo al numero 7 di rue des Grands-Augustins. Durante l’estate,  Françoise comunicò ai genitori la sua decisione di dedicarsi  esclusivamente alla pittura e per ripicca il padre la privò di ogni mezzo di sostentamento. Per mantenersi dette lezioni di equitazione al Bois de Boulogne, si iscrisse all’Académie Julian, prese lezioni di danza da un’allieva di Isadora Duncan e frequentò sempre più spesso lo studio di Picasso, dove conobbe André Malraux, Pierre Reverdy e Jean Cocteau. Poi, nei mesi successivi, si allontanò da Picasso, preferendo la compagnia dei giovani artisti del gruppo Réalités nouvelles e  ispirandosi a Sonia Delaunay, Jean Arp, Brancusi e altri artisti. Nel 1944 Gilot infine cedette al nuovo corteggiamento di Picasso,  iniziando una lunga relazione altalenante che, tra alti e bassi, si concluse nove anni dopo con lei che lasciò un incredulo Picasso.

Dopo la separazione Gilot non ebbe vita facile. I giornali scrivevano false dichiarazioni sul suo conto. I mercanti che una volta lavoravano per lei la lasciarono per paura di inimicarsi Picasso. Perse i contatti con alcuni amici. Passò per la donna che fece soffrire Picasso. In meno di un mese Jacqueline Roque sostituisce Françoise, diventa la nuova e ultima compagna di Picasso.
Quando si sposa con Luc Simon, pittore e suo vecchio amico, Picasso decide di bruciare tutti i rapporti con lei. Le tolse tutto quello che li univa, distrusse tutto il loro passato. Le vecchie lettere, i dipinti che le aveva regalato, le lettere che Matisse le aveva scritto, i suoi libri.