Vieni a Vedere, l’installazione realizzata per Bottega Veneta da Gaetano Pesce per il Salone del Mobile

Un'installazione immersiva all'interno dello store di via Montenapoleone presenta le due nuove borse di Bottega Veneta in edizione limitata

Torna la collaborazione tra Moda e Design. Per la 61° edizione del Salone del Mobile di Milano, dal 18 al 23 aprile, appena chiusa miart, l’architetto, artista e designer Gaetano Pesce inaugura con Bottega Veneta un progetto che continua il dialogo avviato lo scorso anno con le Chairs che adornavano il set show del brand durante la Fashion Week di settembre. In quell’occasione, il creativo aveva interpretato interamente il set della sfilata, con il pavimento rivestito interamente in resina e 400 sedie disegnate per il progetto Come stai?, approdate poi a Design Miami lo scorso dicembre e da allora in vendita in boutique e online. Quella di quest’anno, sarà un’installazione immersiva che farà da cornice a My Dear Mountains, realizzata in 15 esemplari, e My Dear Prairies, in solo tre esemplari, le due nuove borse in edizione superlimitata realizzate a quattro mani da Matthieu Blazy, direttore creativo del marchio, e l’artista italiano. Ispirate alle montagne intorno ad Este e alle praterie americane, rievocano gli anni della giovinezza in Italia e la sua vita di oggi. Ogni borsa in nappa intrecciata è dipinta individualmente ad aerografo, richiamo allo stile di Pesce nella resa ad acquerello del verde, mentre per i fili d’erba viene utilizzata una minuziosa tecnica all’uncinetto con pelle in sette tonalità diverse.

«Quello che si attraversa, in realtà, è la sagoma di una figura intenta a tirare a canestro – ha commentato Pesce – rappresenta quindi una vittoria, che in questo caso è la scoperta, quella del linguaggio della rappresentazione». L’opera Vieni a vedere ha l’intento di creare un’esperienza di visita unica nello store con un takeover realizzato in resina e tessuto, trasformando lo spazio come fosse una grotta stretta, che all’apparenza simboleggia un percorso impervio, ma si rivela invece una scoperta. Pesce, i cui lavori sono esposti in più di 30 collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo, come il MoMa, il Met-Metropolitan museum of artVitra museumVictoria and Albert museumCentre Pompidou e Musée des arts décoratifs, nella sua lunga carriera ha collaborato e collabora con le realtà più importanti del design internazionale, ma è alla sua prima esperienza nel disegno che ha ispirato una bag. L’inconfondibile intrecciato è stato utilizzato da Matthieu Blazy, direttore creativo del marchio, partendo dalla creatività e dalle memorie personali di Pesce.

«Questo è il mio primo modello di borsa ed è figurativo: due montagne con un’alba o un tramonto sullo sfondo – ha spiegato l’artista – Volevo una borsa con una visione ottimistica. Il design del futuro deve essere figurativo e deve comunicare. Un oggetto del genere deve raccontare una storia», ha precisato, «Quello che stiamo facendo questa volta è molto particolare; si tratta di una scoperta, di qualcosa di personale, privato e unico per se stessi. Mi è stato permesso di esprimere questo concetto e credo che attraverso di esso apriremo nuove strade». A indossare il messaggio la supermodella Mariacarla Boscono con la My Dear Praires davanti al corpo nudo.
«È stato davvero entusiasmante collaborare ancora una volta con Gaetano Pesce e il suo team» ha raccontato a Vogue Matthieu Blazy. «Questa volta presentiamo un nuovo mondo, un inframundo. Riguarda la scoperta e l’esplorazione, concetti davvero personali, privati, unici per ognuno di noi. Lavorare con un artista che sperimenta costantemente e rifiuta la ripetitività crea un’atmosfera immersiva, è stato un momento davvero pieno di gioia. Ci siamo mossi senza tracciare limiti a ciò che siamo, abbiamo provato un senso di libertà pura».

Gaetano Pesce è stato anche chiamato a tenere un talk, nei giorni del Salone del Mobile, a tema «Capire il futuro», nel quale ripercorrerà la sua lunga carriera per arrivare al suo metodo interdisciplinare al mondo del progetto.