Invernomuto porta da FOROF la teoria dell’Atlantico nero

Il duo artistico piacentino è protagonista del quarto episodio della serie di interventi realizzati all’interno dello spazio espositivo di Giovanna Caruso Fendi

Continua la serie di interventi collaterali che arricchiscono l’esposizione principale organizzata negli spazi di FOROF. La spazio espositivo di Giovanna Caruso Fendi continua il suo percorso che ne definisce un’identità non semplicemente legata alla conservazione e alla presentazione di nuovi progetti, piuttosto un agglomeratole di esperienze e prospettive artistiche differenti. 

LOVOTIC, l’installazione immersiva che permea le sale ai piedi della Colonna Traiana in cui gli autori, i Soundwalk Collective, esplorano la possibilità che tra genere umano e robot possano instaurarsi rapporti emotivi, sessuali e anche d’amore, da una linea alla costellazione di interventi esterni che arricchiscono la programmazione dello spazio. Nell’ultimo episodio, realizzato giovedì 26 maggio 2022, i nuovi protagonisti sono il duo artistico Invernomuto, composta da Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza, 1982). 

invernomuto

Il piano superiore della struttura ospita l’azione della coppia di artisti che mettono in scena Black Med, Chapter III: Presentato in anteprima nel 2018 a Manifesta 12 – Palermo, ispirandosi al concetto di interspecie come proposta per scenari alternativi umani-non umani, iterazioni ibride, confini sfuggenti, Black Med, Chapter III disegna un paesaggio sonoro mediterraneo da un punto di vista scientifico, combinando field recordings e oscuri, fluidi esperimenti di musica elettronica. 

L’attitudine e l’interesse documentaristico che da sempre contraddistingue Invernomuto ancora permea un immaginario che però non si lascia mai stringere dalla morsa dell’iperrealismo. La coppia di artisti segue ancora un’indagine proiettata verso la rappresentazione immaginifica, diretta alla stimolazione del dibattito e della riflessione da parte del pubblico. 

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Nella performance tenutasi da FOROF, viene richiamata attraverso lo strumento della music session la teoria dell’Atlantico nero di Alessandra di Maio, appassionata riflessione sul dibattuto dell’identità nera. Il suo obiettivo è quello di delineare i contorni storici di una cultura nera transatlantica e delocalizzata, prodotta e riprodotta dalla circolazione intercontinentale di migranti, merci, idee, immagini e oggetti artistici iniziata con la schiavitù.

Invernomuto però opta per una deviazione. Il DJ set viene accompagnato dalla proiezione di diapositive che mostrano testi teorici e retroscena di riferimento dei brani musicali, raggruppati per temi elegiaci: dall’oceano atlantico si passa allo scenario del Mar Mediterraneo, fondale di una crisi umanitaria e di un’accesa disputa geopolitica che è nel nostro presente una delle più efficaci cartine tornasole della fragilità del contemporaneo. 

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Ph. Jacopo Tomassini

Info: https://www.forof.it/