Artissima, le prime anticipazioni – da FOROF il direttore della fiera Luigi Fassi in dialogo con Giovanna Caruso Fendi

Trasformazione è la parola d'ordine di Artissima 2022 anticipata dal direttore nello spazio espositivo ai piedi della colonna Traiana

Concluso il periodo di ambientamento del nuovo spazio espositivo ideato e realizzato da Giovanna Caruso Fendi, FOROF si inserisce nel panorama romano anche come luogo di innesco di nuove (o per meglio dire rinnovate) reti di collaborazione all’interno del sistema dell’arte italiana. Nella sede ai piedi della Colonna Traiana infatti si è svolta mercoledì 4 maggio la presentazione, in anteprima, della nuova edizione di Artissima, con il talk curato e guidato dal Nicola Zanella, giornalista per il Sole24Ore e consulente esterno della fiera torinese, in presenza del direttore Luigi Fassi e, naturalmente, della padrona di casa Giovanna Caruso Fendi

Artissima

Tra le futuristiche installazioni del Soundwalk Collective che trasformano FOROF in un varco dimensionale verso inediti e futuristici scenari, Luigi Fassi descrive le sue ambizioni per l’anno 2022. Artissima, programmata dal 3 al 6 novembre, è come sempre una delle più importanti iniziative del calendario fieristico italiano, e l’attesa di questa nuova edizione già sta facendo palpitare collezionisti e  addetti ai lavori. La direzione del nuovo direttore, subentrato a Ilaria Bonacossa, è infatti un nuovo laboratorio per sviluppare inedite prospettive per la fiera Torinese che vedrà l’ex direttore artistico del MAN – Museo d’arte della Provincia di Nuoro, proseguire idealmente il lavoro ampliamento collaudato nell’ultimo quinquennio. 

Perché presentare a Roma la fiera torinese ? Luigi Fassi non attende a sciogliere le molte perplessità del pubblico: «Siamo qui a Roma dopo tanti anni per riallacciare rapporti mai interrotti attraverso una nostra emotività, una gratitudine verso coloro che sono stati per anni vicino alla nostra fiera». «Prima di entrare in una fiera come Artissima – spiega Giovanna Caruso Fendi – ognuno deve lasciare fuori il proprio sé razionale e lasciarsi andare al proprio sé emotivo. Le due cose devono poi incontrasi ancora una volta conclusa l’esperienza per acquisire un vero arricchimento, per ognuno di noi essenziale. Questo è ciò che vorrei accadesse da FOROF, in ogni episodio che proponiamo. Roma è per questo la prima città con cui abbiamo voluto celebrare questo dialogo e per sentirci parte di un sistema italiano. Ci è sembrato incredibile fare in questo luogo, nuovo, nato dall’Esito di un atto di tenacia dopo anni così duri come quelli appena trascorsi».

Artissima

Un dialogo mai interrotto quindi quello tra la capitale e la città piemontese ma che diventa termometro delle relazioni dell’intero sistema nazionale. «Abbiamo voluto ragionare sul tema del coraggio e della forza di affrontare l’ignoto – spiega Fassi – Vogliamo proporre un tema che sia una linea guida non solo limitato alla fiera ma anche proposto a tutta la rete che intorno a noi si muoverà».

Anticipazioni concrete sono state rilasciate riguardo il tema centrale che sarà al centro di Artissima 2022.  Laurie Ann Paul, filosofa e saggista, è la principale fonte d’ispirazione di questa edizione: «Il tema è la transformative experience, ispirato a un testo di Laurie Ann Paul. Nella vita ci si trova di fronte a dei bivi. Ci capita quando abbiamo desiderio di dare una svolta al corso delle cose. Di solito noi ci affidiamo al calcolo razionale per prendere una decisione. Trovandosi di fronte a esperienze trasformative, però non possiamo affidarci alla logica – continua Fassi – Dobbiamo dimenticarci della ragione e fare i conti con l’incontro dell’ignoto, accettando la sfida di scoprire in che modo noi potremo trasformarci. Dobbiamo lasciarci andare all’esperienza della rivelazione. Scommetteremo su noi stessi. Immaginare un futuro misterioso è una scommessa. Artissima ha votato se stessa a essere la fiera delle prime volte. Per molte gallerie è stata il primo banco di prova e lo stesso anche per artisti che ancora devono essere scoperti e approfonditi».

Giovanna Caruso Fendi Ph Jacopo Tomassini

In questa linea di riflessione quindi il direttore specifica in che momento avviene l’incontro con l’arte: «Questa esperienza di rivelazione possiamo incontrarla avendo a che fare con l’arte. Una fiera è qualcosa di bizzarro, non è come vedere un museo, è un grande turbinio che dura un pugno di giorni. Non sappiano cosa andremo a vedere ma proprio l’ignoto vorticoso a cui andiamo incontro è ciò che. ci attrae. Questo ci garantisce l’arte: un’intensa esperienza collettiva di relazioni che si incrociano».

Le fiere sono infatti un polo si scambio e di incontro. Luigi Fassi rivela le sue propensioni a un collezionismo dinamico, mai vincolato da criteri stringenti in grado di impedire un’evoluzione e commenta il genere di cliente che si augura possa essere presente ad Artissima quest’anno: «Oggi ragiono sul cross collective. Mescolare generi di collezionismo differenti è oggi una possibilità incredibile. L’arte è un modo speciale di pensare, la capacità dell’arte di essere un’innesco innovativo alla nostra capacità di pensare e la possibilità che la creatività ci dona ogni giorno. Questo Artissima lo ha compreso da molti anni».

Info: https://www.forof.it/