In queste ultime settimane, in cui il conflitto alle porte dell’Europa non ha cessato di devastare i territori ucraini, sono numerose le azioni e le iniziative che in tutto l’occidente sono state organizzate per far si che il messaggio contrarietà alla violenza era chiaro e condiviso. Il mondo della cultura ha saputo unirsi e coordinarsi affinché la manifestazione del sentimento pacifista antiputiniano fosse più chiara possibile. Abbiamo raccontato degli interventi realizzati dagli artisti ucraini, abbiamo visto come gli stati europei si siano mossi per sostenere professionisti della cultura, dando loro una nuova chance lontani dal loro paese natale, e come gli artisti anche le istituzioni hanno lavorato e continuano a lavorare per salvaguardare al meglio il patrimonio culturale che oggi rischia di essere seppellito sotto le macerie.
Milano, seguendo questa linea, accoglie un nuovo simbolo di pace che nel cuore della città meneghina viene installato ai piedi del maestoso castello sforzesco. Una montagna dei libri schiaccia e arresta l’avanzata di un carro armatola cultura può davvero fermare la guerra? Forse si, almeno questo è ciò di cui sono convinti Lorenzo e Simona Perrone, creatori di LibriBianchi, ideatori dell’installazione, promossa e prodotta da Comune di Milano e LibriBianchi in collaborazione con Eidos Partners, e realizzata dall’agenzia creativa e casa di produzione YAM112003.
La cultura diventa ancora una volta lo stendardo della non-violenza. L’installazione Solo la cultura può fermare la guerra rimane visibile nella piazzetta Reale dal 23 al 25 aprile. I libri utilizzati per la realizzazione dell’opera sono esemplari recuperati e totalmente imbiancati in m odo da poter dare una nuova vita anche ai capolavori della letteratura più vetusti.