Koinótes

Dall’antropocene al koinocene: l'uomo non è più al centro del mondo e le opere di Consuelo Mura sono una perfetta dimostrazione

courtesy immagine Daniele Tozzi
Una rubrica (p)artecipattiva che racconta di arte, artisti e sostenibilità 

Koinótes è una parola greca che significa comunione, fonte di koinocene, la nuova era che Adriano Favole ha presentato su La Lettura del Corriere della Sera il 28 febbraio 2021: nel pieno della pandemia siamo passati dall’antropocene al koinocene, l’era in cui l’essere umano saprà riconoscere tra tutti gli esseri viventi e non viventi che abitano sul Pianeta Terra

“somiglianza” – “comunanza” – “partecipazione” – ”relazione”

Sarebbe ora, mi viene da dire, se consideriamo i risultati degli anni dell’antropocene sul fronte ecologico, sociale e politico, dalla situazione dell’ecosistema fino al continuo insorgere di guerre dietro cui dominano potere e interesse economico.

Le ultime opere di Consuelo Mura sono la perfetta raffigurazione del koinocene, avendo come protagonista la natura: l’artista, in particolare, si è recentemente dedicata allo studio delle metamorfosi di Ovidio per raccontare la natura stessa e le sue trasformazioni.

“L’ispirazione mi prende e mi induce a cantare le trasformazioni dei corpi in altri del tutto diversi “, citando Ovidio.

Acrilico e polvere oro su tela, 120×100 cm

Consuelo affronta il tema della traduzione pittorica della scultura ponendo al centro delle sue opere statue raffiguranti i miti narrati nelle metamorfosi, come Apollo e Dafne di Bernini oppure Venere e Adone di Canova.

Le opere raccontano il forte ed indissolubile legame d’amore che neppure la morte può dissipare, ma ancor più forte appare il “legame” tra uomo e natura tanto che dal sangue di Adone, nonché dalle lacrime di Venere, nasceranno gli anemoni e come “per divina primavera” ad una perdita segue una rinascita. Dafne, ninfa che per sfuggire ad Apollo si trasformerà nell’albero di Alloro, è metafora di come la trasformazione e la sua accettazione possano alleviare le sofferenze umane. L’oro, elemento spesso presente nelle opere di Consuelo Mura, vuole esaltare la bellezza della natura ma allo stesso tempo rappresenta “l’intervento divino”.

Acrilico e foglia oro su tela, 100x80cm

Passando dall’arte al diritto la natura continua a essere protagonista: assistiamo a una certa tendenza ad attribuire una vera e propria personalità giuridica ai vari elementi della natura che in questo modo diventano titolari di diritti e possono essere protetti e tutelati legalmente.

Esercizio di stile? Direi di no.

La natura è innanzitutto il tema principale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, laddove gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile n. 13, 14 e 15 riguardano rispettivamente la lotta contro il cambiamento climatico, la vita sott’acqua e la vita sulla terra.

Vari legislatori hanno da tempo tenuto in considerazione la materia del rispetto e della protezione della natura.

La Carta Costituzionale della Repubblica dell’Ecuador dal 2008 riconosce la natura come soggetto di diritto (art. 10) e stabilisce che “la natura, o Pacha Mama, ha diritto di esistere, di persistere, di mantenere e rigenerare i suoi cicli vitali, la sua struttura, le sue funzioni e i suoi processi in evoluzione” (art.71), oltre al diritto “di essere restaurata” (art. 72), con obbligo dello Stato di stabilire “il meccanismo più efficiente per la restaurazione”, con adozione delle misure adeguate per eliminare o mitigare le più dannose conseguenze ambientali.

La costituzione del 2009 della Bolivia riconosce altresì gli elementi della natura quali base dello stato boliviano, stabilendo che “le persone hanno diritto a un ambiente salutare, protetto ed equilibrato” (art. 33), nonché dedicando un intero capitolo ad “Ambiente, Risorse naturali, Terra e Territorio”, con oltre sessanta articoli.  

Acrilico e polvere oro su tela, 120x100cm

E in Italia?

L’8 febbraio 2022 sono state approvate le modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione, che introducono la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali tra i principi fondamentali della Carta costituzionale.


Con la modifica dell’articolo 9, la legge costituzionale introduce tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Stabilisce, altresì, che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.


La riforma è intervenuta anche sul secondo comma dell’articolo 41. La nuova formulazione dispone che l’attività economica privata è libera, e non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o “in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

L’articolo prevede inoltre che la legge determini i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata “a fini sociali e ambientali”.

Che queste iniziative possano essere di esempio a quei “potenti” che con una semplice e insulsa decisione distolgono energie e capitali dalla salvaguardia dell’ambiente e della natura per destinarli ad armamenti ed eserciti al solo fine di occupare territori e scatenare guerre.

Edoardo Marcenaro lavora da venticinque anni come giurista di impresa in società multinazionali e ha come hobby l’arte moderna, contemporanea e post-contemporanea. È collezionista e curatore di mostre, essendosi negli ultimi anni concentrato su opere realizzate su banconote americane rigorosamente originali, dai dollari che Andy Warhol firmava alla fine delle sue feste alla Factory, fino ad arrivare ai dollari distribuiti da Edoardo a tutti i suoi amici artisti per trasformarli in opere d’arte. 

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