Cinque opere d’arte per celebrare il giorno di tutti gli innamorati 

L’amore è da sempre fonte di ispirazione dell’arte. Cupido, il dio dell’amore, e la sua ancella, la bellezza, sono compagni fidati della creatività. Oggi, 14 febbraio, è il giorno dedicato a tutti gli innamorati e abbiamo deciso di celebrarlo proponendovi una gallery di alcune immagini che mostrano in che modo i linguaggi artistici del nostro contemporaneo stiano interpretando questo sentimento senza età.

Robert Indiana, Love, 1961

Tra i massimi rappresentanti della Pop Art americana troviamo Robert Indiana, autore dell’iconica opera LOVE, dall’aspetto minimale e visivamente impattante prende forma dai ricordi d’infanzia dello stesso artista. La parola “amore” era ancorata nei ricordi d’infanzia dell’artista, ovvero da quando frequentava una chiesa della Scienza Cristiana dove l’unica decorazione sul muro era la scritta “Dio è amore”. 

I colori originali dell’opera d’arte (rosso, verde e blu) erano un omaggio a suo padre, che lavorava in una stazione di servizio Phillips 66 durante la Depressione. Il concetto del testo rosso con la “O” inclinata è nato nel 1961, ma l’immagine divenne popolare solo nel 1965, quando venne stata stampata su un biglietto di auguri offerto al MoMA. Deborah Wye, curatrice e storica del Museo americano, ha descritto l’immagine come “piena di fondamenti erotici, religiosi, autobiografici e politici”, che la rendono “accessibile e allo stesso tempo complessa nel significato”.

Jean-Michel Basquiat, Love saves the day, 1980

In questo dipinto l’artista e writer americano utilizza il suo tipico linguaggio costituito attraverso l’associazione di immagini simboliche provenienti da un immaginario globalizzato, contaminato dalla sua storia personale, per celebrare la sua storia d’amore con la pop star Madonna. 

Al centro del fermento underground newyorkese i due portano avanti una relazione che rimarrà impressa nella storia dell’arte di fine ‘900 e che vive nella patinata e luccicante cornice della club culture che si sviluppava in quegli anni nella Grande Mela.

Felix Gonzalez-Torres, “Untitled” (A Corner of Baci), 1990

L’artista propone attraverso la poetica dell’accumulo un’altra installazione che celebra questa volta la dolcezza degli innamorati. Felix Gonzalez-Torres utilizza per l’occasione il bacio Perugina, iconico simbolo di tenerezza per tutti gli innamorati. 

L’artista cubano cerca il coinvolgimento dello spettatore, a livello fisico, attraverso il gesto di prendere un cioccolatino tra quelli esposti. L’azione rimane centrale per rendere il suo messaggio e la sua arte alla portata di tutti, per toglierla dalla sacralità del museo e portarla nell’intimità della vita di ogni individuo. 

Sunil Gupta, The New Pre-Raphaelites, 2008

Nel 2008, Autograph ha commissionato a Sunil Gupta la creazione di un nuovo progetto in risposta ai problemi di diritti umani che circondano la Sezione 377 del Codice Penale Indiano. Questa legge, istituita dagli inglesi nel 1660, criminalizzava l’omosessualità e portava all’arresto arbitrario e allo sfruttamento degli indiani gay, bisessuali e transessuali la sezione 377 non è stata annullata fino al 2018. 

Persone comuni sono protagoniste della serie fotografica in cui compare una combinazione di realismo e simbolismo. Gli scatti sono immersi in un’intensa luminosità, fondali esoticamente colorati evidenziano costumi brillanti e talvolta corpi nudi con un’estrema attenzione al dettaglio tipica dell’estetica del fotografo di origini indiane.

Francesco Vezzoli, Self Portrait as Apollo del Belvedere’s (Lover), 2011

Il busto dell’Apollo del Belvedere guarda il busto dell’autoritratto dell’artista che con gli occhi chiusi e la bocca a protesa in attesa di un bacio, vuole essere ricambiato dal Dio. Lo sguardo dell’Apollo sembra perplesso di fronte al busto dell’artista. Francesco Vezzoli gioca su questo binomio amore-ironia che si allinea al percorso di rivisitazione dell’immaginario classico e archeologico che è ormai un leitmotiv dei progetti dell’artista. 

Un amore apparentemente impossibile che si incarna nel dialogo tra l’uomo e il dio che ci lascia esplorare un’altra versione dell’amore ispirata questa volta ai linguaggi iconografici presenti sui social. Un’intersecarsi di antico e contemporaneo che mostra la forza senza tempo di questo immortale sentimento.