Record: Cimabue battuto all’asta per 24 milioni

Senlis

Pagato 24,18 milioni di euro, a tanto è stata venduta la tavola Il Cristo deriso di Cimabue all’asta il 26 ottobre per Actéeon: la cifra più alta mai pagata per un lavoro primitivo (così vengono definiti nelle aste i lavori precedenti all’età moderna). Nulla sappiamo di chi si è aggiudicato il lavoro ma la storia incredibile invece è un’altra e appartiene alla stessa tavola. Datato all’incirca 1280, il lavoro che partiva da una base d’asta di tra i quattro e i sei milioni di dollari, è stato per un anni nella cucina di una anziana signora nel Nord della Francia che considerava la tavola una semplice icona, certamente vecchiotta, non certo risalente al maestro di Giotto.

Presentata alla case d’aste, la tavola è stata presto individuata come parte di un pannello che si pensava del tutto perduto (all’infuori di due altri lavori noti). Una scoperta inaspettata e il confronto con le tavole note non lascia dubbi circa la paternità del capolavoro. Ai restauratori è bastato togliere la polvere e le sostanze che nel tempo si sono accumulata sulla superficie del lavoro (il Cimabue infatti era attaccato proprio sopra i fornelli della cucina) per ritrovare i colori originali di questa pittura all’uovo arrivata a noi in un eccellente stato di conservazione. Info: www.youtube.com