Il ministro della cultura russo Vladimir Medinsky ha deciso di sostituire il curatore ufficiale del padiglione russo alla Biennale d’architettura 2014. Grigory Rezvin aveva criticato infatti la secessione della Crimea ed è stato immediatamente sostituito da Semion Mikhailovsky. Il motivo del licenziamento non è stato ben specificato, ma ha tutta l’aria di una dura sanzione per essersi mostrato contro la linea del governo russo, almeno questo è quello che afferma, con amarezza, Rezvin: «Il fatto che non ero d’accordo con l’interpretazione ufficiale degli eventi in Ucraina è stato considerato inaccettabile per rimanere commissario del padiglione russo alla Biennale. Prima degli eventi attuali, si poteva essere di destra o di sinistra e rappresentare ancora la Russia a una mostra internazionale. Ora è più difficile, e, almeno in pubblico, non si deve esprimere un disaccordo con le decisioni politiche».