Nomachi, le vie del sacro

Alla Pelanda di Roma inaugura la più grande mostra antologica del fotografo giapponese Kazuyoshi Nomachi, la sua prima assoluta in Occidente. Con circa 200 scatti il percorso espositivo articolato in 7 sezioni ricostruisce il viaggio di una vita attraverso la sacralità dell’esistenza quotidiana, un’esperienza vissuta dall’artista in terre tra loro lontanissime, ma accumunate da quella spiritualità che dà un ritmo e un senso alle condizioni di vita più dure. Nomachi è sempre stato un fotografo documentarista, sin dal suo primo viaggio nel Sahara quando aveva venticinque anni. In Africa è rimasto affascinato dai grandi spazi e dalla forza della gente che vive in ambienti così difficili. Per oltre 40 anni, intorno al tema “della preghiera della ricerca del sacro”, ha rivolto la sua attenzione alle più diverse culture tradizionali che sono l’espressione di popoli che abitano nelle terre più aspre, ai quattro angoli del mondo. Nomachi ha saputo cogliere la spiritualità che percorre quei paesaggi di unica e straordinaria bellezza, dove i ritratti e le figure umane assumono una dignità assoluta e si fondono con il contesto in composizioni quasi pittoriche, dominate da una luce abbagliante, reale e trascendentale al tempo stesso. Fino al 4 maggio, La Pelanda, Roma. Info: www.museomacro.org

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