Scoperto l’ipogeo dell’Aryballos sospeso

Tarquinia

«Si tratta di una scoperta fuori dal comune, frutto dell’intensa e positiva collaborazione tra la Soprintendenza archeologica per l’Etruria meridionale e l’università di Torino che ha permesso di riportare alla luce diversi reperti e ambienti funerari, tra cui lo straordinario ipogeo dell’Aryballos sospeso». Così ha detto il ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, in un messaggio inviato nel giorno del riconoscimento consegnato dal presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, agli autori della scoperta della tomba dell’Aryballos sospeso. «I materiali, ora nelle sapienti mani dei restauratori della Soprintendenza e dell’Iscr, saranno oggetto di attenti studi per poi essere mostrati al pubblico in un percorso di valorizzazione che sta vedendo affiancate tutte le istituzioni coinvolte, a partire proprio dalla Regione Lazio che oggi non a caso ospita questa presentazione – ha aggiunto Bray – una collaborazione proficua e fattiva, per la quale desidero ringraziare il Consiglio regionale e tutti i tecnici e i funzionari partecipi del progetto». Il ministro ha quindi augurato ogni successo alla prosecuzione delle attività di scavo e valorizzazione dell’area archeologica di Tarquinia.