Marca il progetto per rilanciare il design e il saper fare

Torino

Gli oggetti possono raccontare una storia, possono esprimere un pensiero e possono rivelare la creatività e l’arte di “saper fare” di chi li progetta e li realizza. Ecco perché il Marca avvia un progetto, ideato in esclusiva da Barbara Brondi e Marco Rainó, per dar vita ad una collezione di oggetti d’uso quotidiano, mettendo in relazione un progettista e un’azienda manifatturiera torinesi, ovvero il pensiero creativo del designer con le consolidate conoscenze tecniche e di finalizzazione materiale del produttore. La fabbricazione di tutti i componenti è gestita dall’azienda, ma l’oggetto nella sua configurazione conclusiva è composto dall’acquirente, che combina le parti di un vero e proprio kit con l’ausilio di istruzioni grafiche utili a guidarlo nelle distinte fasi del montaggio. L’opera di assemblaggio è sempre caratterizzata da un’alta possibilità di interpretazione dell’utente, garantendo un’ampia gamma di combinazioni tra i vari pezzi che compongono ciascun oggetto ed una certa unicità del prodotto finito. Gli oggetti che andranno a comporre il catalogo Marca saranno realizzati nel tempo e saranno oggetto di eventi e iniziative programmate sul territorio nazionale e internazionale, con l’intenzione di diffondere la cultura del saper fare di alcune eccellenze del distretto torinese e aprire nuovi sbocchi commerciali alle aziende del design piemontese. Il primo oggetto della collezione – la lampada Aurora – viene presentato pubblicamente a Torino domenica 13 ottobre, alle ore 11, nell’ambito di Operæ, la mostra-mercato del design autoprodotto giunta alla sua quarta edizione e ospitata nelle Officine grandi riparazioni. La lampada frutto di una ricerca sulle inedite modalità espressive della fototranciatura chimica applicata a fogli di metallo sottile inaugura la consuetudine che assocerà ad ogni oggetto della collezione il nome di un quartiere di Torino. Protagonisti di questo debutto il collettivo di creativi Nucleo e l’azienda Caino design chiamati a realizzare un corpo illuminante sul tema solid lightness (Solida leggerezza, ma anche luminosità, nella doppia accezione del termine inglese).