Joseph Badalov, Second sex

La mostra Second sex, ospitata nel palazzo Ca’ Zanardi a Venezia (fino al 26 luglio) contemporaneamente alla Biennale è un progetto fotografico dell’artista russo Joseph Badalov. Una galleria di ritratti di donne vissute nell’Unione Sovietica. Un racconto per immagini dell’epica battaglia delle donne russe contro il concetto di femminilità di uno stato totalitario. L’esposizione è divisa in quattro capitoli (fabbrica, epurazione, balletto, belle de jour) e copre un lasso di tempo che va dagli anni ’30 fino alla fine degli anni ’80. L’artista indaga sul modo di vedere la donna nella ex Unione Sovietica, ritraendola in situazioni “tipo”, quale l’industrializzazione degli anni sovietici, usando come modelle donne fragili,che non riescono a coinvolgersi nell’euforia socialista e trovandosi nella fabbrica, nude e non protette, si spezzano, diventando così l’mmagine del rottame di una produzione. L’idea della totale partecipazione femminile alla produzione industriale, che fu l’orgoglio degli ideologi comunisti, è portata da Badalov, a una comica assurdità grazie al suo obiettivo. Così, ogni stazione della mostra rileva ed espone un’ideologia che non riuscì a collocare la donna nel ruolo e nel rigore a cui costringeva i figli della rivoluzione.