Joseph Badalov a Roma

Arriva a Roma, nella prestigiosa cornice di palazzo Ferrajoli, Joseph Badalov. Nella mostra Sonetto CXIX, a cura di Alinda Sbragia e Sabina Orudjeva, l’artista russo, ispirato dal sonetto 119 di William Shakespeare, se ne distacca per dar voce al dolore della rinascita e stabilire un dialogo emotivo con lo spettatore, in particolare con il pubblico femminile, rifiutando il concetto di donna oggetto in un’epoca in cui finalmente possono essere imprenditrici e padrone di se stesse. Le immagini sono potenti ritratti di donne consapevoli e forti, immagini magistralmente spezzate o deformate in cui ogni difetto si trasforma in un merito. La percezione del fotografo muta i punti di vista per rivelare un universo sensuale, coinvolgente e consapevole. «Maestro del movimento e virtuoso del difetto consapevole – dice lo storico d’arte Alexander Yakimovich – Badalov sperimenta con i difetti. E li fa diventare meriti, ai nostri occhi. A lui non serve il nostro sguardo e per questo lo riempie di compiti. Egli ha perfezionato la tecnica di portare un errore a diventare stile. Come, ad esempio, lasciare un enorme spazio vuoto al centro di una composizione. In un primo momento sembra poco comprensibile ma poi si realizza che, questo “errore”, porta l’occhio dello spettatore a una sensazione di insicurezza che rigenera una verginità emozionale in chi guarda». Dal primo al 15 novembre, palazzo Ferrajoli, piazza Colonna 355, Roma. Dall’11 al 22 dicembre la mostra CXIX sarà all’Art space galleries di Londra. Nella photogallery i partecipanti alla vernice romana. Info: 0669782744; www.alimatika.com