Metamorfosi del classico

Il 29 marzo la Ulisse gallery ha inaugurato il primo risultato di un nuovo progetto, che va ad indagare gli esiti ultimi del classicismo italiano. Non è allora improprio che i curatori, Silvia Pegoraro e Carlo Ciccarelli, abbiano deciso di ripartire dall’opera di Giorgio de Chirico. Il pittore glorioso. Metamorfosi del classico nell’arte contemporanea italiana propone infatti una nuova chiave di lettura delle ricerche estetiche contemporanee, passando per il lavoro dello stesso de Chirico, massimamente omaggiato, per approdare a quello di chi a lui si è fortemente ispirato, o al contrario, a quello di artisti che invece da lui si sono volontariamente allontanati per ottenere risultati completamente nuovi.

Scultura, pittura e "collage" dialogano con gli ambienti della galleria, legando le tecniche e le variazioni cromatiche dei diversi autori: Ugo Attardi, Bruno Ceccobelli, Sandro Chia, Fabrizio Clerici, Stefano Di Stasio, Tano Festa, Andrea Fogli, Vettor Pisani e lo stesso Giorgio de Chirico. Gli artisti interpretano la millenaria ambiguità del rapporto tra classico e classicismo, terminologia che storicamente ha mosso, ma che anima tuttora, dibattiti e ricerche di carattere artistico ed intellettuale. Ciascuno di loro apporta alla questione la propria individualità, arricchendo la mostra di istanze puramente classiciste, come nel lavoro del Di Stasio anacronista, fino a quelle più elaborate, memori dei tormentati cambiamenti della figurazione nazionale ed internazionale, come i lavori di Festa o Vettor Pisani.

Gli spunti per la ricerca sono molteplici, attinti dal mondo reale o dalla mitologia, dal rapporto tra arte antica e arte moderna oltre che tra tecniche artistiche. Queste si susseguono e si trasformano passando da una sala all’altra, realizzando appieno l’inquietudine e il disorientamento dell’uomo moderno, consegnando infine al visitatore un’unica e immutabile verità, per cui oggi il rapporto tra tradizione e innovazione è tornato ad essere un valore aggiunto, mai certo nelle sue declinazioni, vista le infinite possibilità di metamorfosi della forma.

Fino al 19 maggio
Ulisse gallery contemporary Art, via dei Due Macelli, 82
Info: 0669380596
www.ulissegallery.com