Ambienti irreali

Alla galleria Francesca Minini, Mandla Reuter (1975, Nqutu) espone una sua ricerca, basata sulla creazione d’ambienti artistici realizzati con il mutamento di uno spazio reale. Opere d’arte e istallazioni non hanno confini e delimitazioni ma, scambiandosi i ruoli tradizionali, giocano con lo spazio, intessendo un legame viscerale l’un l’altro, in un vortice di riflessi e rappresentazioni.

Una volta entrati, i visitatori noteranno dei quadri nei quali le atmosfere e gli oggetti in galleria si specchiano; a seconda della prospettiva con la quale si osservano le superfici nere delle opere, si farà caso a particolari frammenti del paesaggio gallerico. Su altre pareti, sono esposti orizzonti di Los Angeles: un “work in progress” che è parte di un progetto che verrà esibito nel 2011. Tra le sonore apparizioni delle cascate del Niagara, e luci multicolore, si osserva la seconda stanza, visibile solo dallo spiraglio di una porta semi aperta. Mandla Reuter, che oggi vive e lavora a Berlino, ha partecipato a molte collettive come quella nel 2001, intitolata “Vasistas” alla Technische universität Istanbul, (Istanbul Biennale), o quella nel 2010, “Exhibition exhibition”, curata da Adam Carr, al Castello di Rivoli (Torino); ha organizzato anche varie mostre personali come quella nel 2009 a Berlino: “Souvenir”.

Fino al 15 gennaio
Galleria Francesca Minini
via Massimiano 25, Milano
Info: 0226924671; www.francescaminini.it