Reti urbane

Porte aperte al Museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano, dove approda La forma delle reti, una mostra che ha inaugurato con una sorta di maratona artistica della durata di 24 ore. Un tema attuale, quale il concetto di rete nel mondo della tecnologia contemporanea, su cui riflettere attraverso uno dei più diretti media espressivi: il graffito. Il Chiostro cinquecentesco del museo ospiterà, infatti, la realizzazione di graffiti lungo tutte le pareti, un progetto studiato per permettere agli artisti di Stradedarts di interpretare il tema, interagendo e vivendo in prima persona con gli spazi.

Le reti sono ovunque attorno a noi, malgrado spesso non siano visibili all’occhio umano; sono parte integrante del dedalo comunicazionale di cui si fa parte senza esserne consapevoli. Reti telefoniche, di trasporto, di persone, di commercio, relazionali, sono tracciati impercettibili nei quali ci si trova avvolti, talvolta prigionieri. Il museo della tecnologia è il luogo adatto dove poter parlare di simili processi di modernizzazione, lo studio di questi temi è stato però affidato, alla voce sincera e scevra da qualsiasi preconcetto dei writer, artisti metropolitani per eccellenza, abituati a muoversi in contesti del tutto assorbiti dalle reti di comunicazione urbana.

La "street art" in Italia, è un fenomeno sociale e culturale ormai molto diffuso, ogni giorno si afferma con maggiore vigore tra le arti visive, acquisendo una forte rilevanza nel panorama della creatività contemporanea. L’arte come la tecnologia, sono processi in continua evoluzione, e alla portata di tutti. La street, in particolare, grazie alla semplicità espressiva dei messaggi e all’apertura della fruibilità nell’intero contesto urbano, arriva, a differenza di altri media, come un messaggio di chiara recepibilità verso il pubblico.

Per queste ragioni i graffiti influenzano la grafica pubblicitaria, le campagne di marketing, il gusto di migliaia di persone di tutte le età e ceti sociali. L’idea del museo in collaborazione con Stradedarts, l’associazione che rappresenta a oggi i migliori writer italiani, è quella di lasciare che sia la stessa contaminazione del segno a parlare del fenomeno delle reti, una sorta di botta e risposta tra globalizzazione artistica e globalizzazione urbana. Il vasto pubblico di utenti del web come quello della città-realtà urbana sono invitati a una lettura sperimentale delle maggiori chiavi della comunicazione.

Tra gli artisti rappresentati da Stradedarts: Mr. Wany, Airone, Atomo, El Gato Chimney, Sea Creative, Ericsone, Flycat, Max Gatto, Gatto Nero, Kayone KayOne, Leo, Mambo, Raptuz, Rendo, Schiavon, Senso, Tawa, Vire.

Fino al 29 agosto
Info: Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci
via San Vittore 21 Milano
Info: www.stradedarts.it