Fuori dalla porta c’è aria di novità. Ed eventi e interventi a cielo aperto s’incontrano e raccontano nell’inizio d’estate romana in vena di nuove azioni e comunicazioni. "Outdoor", prima mostra italiana di "poster art" su edilizia abitativa, dopo aver trasformato con le opere di "street artist" internazionali, per poco più di un mese, l’assetto visivo del quartiere Garbatella, si è chiusa lo scorso 15 giugno nel quartiere Ostiense con il finissage che inaugurava la prima via italiana dedicata alla comunicazione. Con 80 metri di murales, firma dei pionieri dello “stencil graffiti” italiano, i romani JB Rock e il duo Sten&Lex (protagonisti di "Outdoor" insieme a C215 e L’Atlas), via della Comunicazione ospita tra gli scenari di architettura industriale degli ex magazzini generali, le uniche due opere permanenti della mostra ("Wall of fame" di JB Rock a cui fa da contraltare il muro di figure anonime di Sten&Lex), lanciando una nuova tendenza che, parola del curatore di "Outdoor" Christian Omodeo, segnerà una pietra miliare nel complesso rapporto tra "street art", arte e istituzioni nel nostro paese.
«Di street art si parla a dismisura – dice Omodeo – ne parlano gli stessi street artist, i critici, i galleristi che la promuovono, i direttori di musei che gli dedicano delle mostre. Ne parlano infine i politici chiamati a definire normative per inquadrare un fenomeno del quale non è sempre facile percepire il senso e il valore. Ma nonostante tutto questo vociferare, in pochi sanno se oggi si debbano o meno incoraggiare interventi di street art volti a ricoprire delle facciate intere di palazzi in quartieri come Garbatella. Ad eccezione degli “addetti ai lavori”, l’abisso che separa la street art dal semplice atto vandalico non è ancora percepito in modo chiaro. Il processo attualmente in corso a Milano per imporre al writer Bros il rimborso delle spese sostenute dal comune per ripulire i muri dalle sue opere dimostra quanto le posizioni delle due parti – street artist da una parte e Stato, inteso come collettività, dall’altra – possano ancora divergere. Per questo non credo di esagerare se affermo che esisteranno almeno a Roma una fase pre e una fase post "Outdoor". "Outdoor" è infatti il primo intervento di street art su edilizia abitativa in Italia effettuato in collaborazione e con il contributo finanziario delle istituzioni pubbliche».
L’evento, sostenuto dalle istituzioni romane e da nuove e storiche realtà “communication oriented” (dalla arcinota agenzia di comunicazione Mc Cann Erickson al gruppo Filmamaster), è stato organizzato dal network non convenzionale di creativi Nufactory, anima del progetto.
Info: www.out-door.it