Il Toro di Wall Street vandalizzato da Extinction Rebellion 

Due attivisti per il clima hanno spruzzato vernice verde neon sulla scultura situata a pochi passi dalla Borsa di New York, rivendicando poi l'azione sui social

“Avidità=Morte”. È questa la scritta comparsa sul fianco del celebre Charging Bull, simbolo della prosperità del mercato azionario. Autori del gesto avvenuto nel parco di Bowling Green, a pochi passi dalla Borsa di New York, due attivisti membri del gruppo Extinction Rebellion – movimento sociopolitico non violento nato nel 2018 nel Regno Unito – che hanno spruzzato della vernice verde neon sulla statua, dipingendo di verde la fronte del toro: solo il tempestivo intervento da parte di due agenti di polizia ha evitato danni più ingenti alla scultura e i protagonisti dell’atto sono stati subito identificati.

Gli stessi, hanno poi immediatamente rivendicato l’azione su X con queste parole: “Buongiorno dalla resistenza. Siamo venuti a Wall Street per chiamare i tori…Tori, denunciati dall′1 per cento che scommette sul nostro futuro. Tori, per salvare chi ha distrutto la nostra economia”. 

Il Toro di Wall Street è italiano

Forse non tutti lo sanno, ma una delle sculture simbolo di New York, il Toro di Wall Street è stata realizzata dall’artista italiano Arturo di Modica scomparso nel 2021. Nato a Vittoria, in Sicilia, nel 1941, si trasferisce a New York nel 1973. A seguito del crollo della Borsa del 1987, lo scultore pensò di realizzare di sua iniziativa la statua, costata 360 mila dollari. 

La installò nella notte del 16 dicembre 1989 senza alcuna preventiva autorizzazione proprio nello spazio antistante la Borsa di New York; la statua viene spostata per essere poi affidata al New York City Department of Parks and Recreation, che l’ha collocata nei pressi del Bowling Green Park, dove attualmente si trova.

Come riportato nel New York Times del 16 dicembre 1989: «Wall Street si è svegliata con un gigantesco Toro davanti alla sua porta!». Così, lontano da ogni previsione dell’artista, il toro è diventato per New York il monumento più visitato dopo la Statua della Libertà. 

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