Gli spazi di Palazzo Abatellis a Palermo ospitano la mostra Marzia Migliora dal titolo Minuto Mantenimento a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone dal 21 marzo al 25 maggio 2025. La mostra è il risultato di un ciclo di workshop tenuto nel 2024 dall’artista occasione del progetto Spazio Acrobazie. Laboratorio di produzione e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica sostenuto da Fondazione Sicilia e Fondazione CON IL SUD: un innovativo modello formativo destinato alle persone in carico all’UEPE (Ufficio Interdistrettuale per l’esecuzione penale esterna di Palermo) e agli operatori sociali e culturali partecipanti al laboratorio.
La mostra è inoltre sostenuta dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, è promossa dalla Galleria Regionale Palazzo Abatellis ed è realizzata da ruber.contemporanea.

Foto: Fausto Brigantino. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea

Foto: Fausto Brigantino. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea
Minuto Mantenimento: lavoro, identità e resilienza
L’esposizione presenta per la prima volta un ciclo di opere inedite, frutto degli incontri e dello scambio con il gruppo dell’esecuzione penale esterna. L’installazione Minuto Mantenimento, realizzata da Marzia Migliora, è esposta così negli spazi adiacenti al Trionfo della Morte, un affresco rinascimentale che diventa il punto di partenza visivo e concettuale per l’opera. L’installazione esplora il lavoro come elemento di connessione sociale tra individui provenienti da esperienze di vita molto diverse, inclusi coloro che hanno trascorso del tempo in carcere o che hanno scontato pene attraverso il lavoro nei servizi sociali.
L’opera affronta il tema come un diritto fondamentale e come un fattore identitario, ma anche la questione della sicurezza sul lavoro, tema ricorrente nelle opere di Migliora. Il titolo dell’installazione, Minuto Mantenimento, deriva così da una figura che ha partecipato ai workshop condotti dall’artista, il quale svolgeva il ruolo di “comandante di Minuto Mantenimento”. In questo contesto, il termine “mantenimento” è usato per descrivere il costante controllo e la cura necessaria per mantenere l’ordinario e l’extraordinario, una metafora della vita quotidiana e delle sue sfide.

Foto di Mariano Dallago. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea

Foto di Mariano Dallago. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea
Le “Tute Parlanti”
Le tute, realizzate in collaborazione con la sartoria del Teatro Massimo di Palermo e l’azienda Ferrino S.p.A., sono progettate come abiti da scena e montate su strutture autoportanti che ne accentuano la loro qualità scultorea. I colori, le piante, gli animali e i motivi decorativi presenti sui tessuti delle tute richiamano l’iconografia del Trionfo della Morte, creando un dialogo tra l’opera d’arte storica e la riflessione contemporanea sulla morte, la vita e il lavoro.
Le tute sono il punto focale dell’opera, ma sono accompagnate da cinque monotipi che descrivono il processo creativo che ha portato alla realizzazione di ogni singola tuta. Questi monotipi diventa come una legenda per ricostruire il percorso narrativo e concettuale che ha guidato l’artista, integrando testi tratti dai dialoghi registrati nei workshop con i partecipanti.
Le tute stesse sono definite “tute parlanti”, perché le frasi e le riflessioni emerse dai workshop sono diventate mappe concettuali trasformate in elementi visivi. Queste tute non sono solo indumenti ma strumenti di comunicazione che raccontano delle esperienze di cura, di accoglienza, di inclusione e di resilienza di persone che, in molti casi, sono rimaste inascoltate. L’esperienza di ogni partecipante, insieme agli oggetti personali, amuleti e kit di sopravvivenza portati dai partecipanti, contribuisce a raccontare una storia di superamento delle difficoltà, delle perdite e delle ingiustizie facendo del lavoro e della comunità strumenti di sostegno reciproco.

Foto di Mariano Dallago. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea; Galleria Lia Rumma,
Milano/Napoli

Foto di Mariano Dallago. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea

Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber. contemporanea
Un modello formativo di empowerment
Minuto Mantenimento è anche il risultato di un modello formativo innovativo che ha coinvolto attivamente i partecipanti nella produzione dell’opera. In particolare, la Tuta #3, Cura per terrestri è stata realizzata in collaborazione con la sartoria del Teatro Massimo, mentre i partecipanti hanno partecipato anche alla stesura del Manifesto Non voglio sopravvivere, voglio vivere, che nasce da un dialogo continuo tra l’artista e i partecipanti e che si struttura attorno a otto domande fondamentali. Queste domande, centrali per il progetto, invitano quindi a riflettere sulla propria identità, sulla relazione con gli altri e sulla costruzione di una società più giusta e inclusiva. Il manifesto e il progetto stesso sono un esempio di come il sapere condiviso e il saper fare insieme possano diventare strumenti di empowerment e riappropriazione del proprio destino.
Gli incontri dei workshop si sono svolti in luoghi simbolici e significativi per la cultura siciliana, come la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, il Museo Riso e il Museo delle Marionette Antonio Pasqualino. Questi luoghi, parte della rete Spazio Acrobazie, sono stati scelti come spazi di mediazione e riflessione, dove l’arte e il lavoro sociale si intrecciano per creare una nuova dimensione relazionale. Il progetto ha coinvolto anche diverse realtà artigianali palermitane, tra cui la sartoria sociale di Palermo, i pupari Salvatore Bumbello e Pietro Sasso, la bottega del cuoio Elena e Fabrizio Handmade, e l’artista Artsiom Parchynski, che ha collaborato alla realizzazione delle strutture autoportanti delle tute.

Foto di Mariano Dallago. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea

Foto di Mariano Dallago. Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea
Il libro Minuto Mantenimento
Il libro Minuto Mantenimento funge da manuale e raccoglie i contributi dei partner del progetto, tra cui Maddalena De Luca (direttrice di Palazzo Abatellis), Maria Concetta Di Natale (presidentessa della Fondazione Sicilia), Anna Internicola (direttrice dell’UEPE Sicilia), Marco Betta (soprintendente del Teatro Massimo), Rosario Perricone (direttore del Museo delle Marionette Antonio Pasqualino) e Anna Ferrino (amministratore delegato di Ferrino S.p.A.). I contributi critici sono curati da Elisa Fulco, Antonio Leone e Aldo Schiavello, mentre il progetto grafico è di Alessandra Maiarelli. Questo libro non solo documenta l’intero processo, ma diventa anche uno strumento per comprendere in profondità le riflessioni e le motivazioni che hanno guidato l’opera.Fine modulo

Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea

Courtesy: dell’artista; Associazione Acrobazie; ruber.contemporanea