Il passaggio dei poteri negli Stati Uniti sembra assumere sempre più l’aspetto di un botta e risposta. Molti infatti gli ordini esecutivi che il neo-presidente Donald Trump ha firmato per abolire quanto ripristinato da Biden subito dopo la prima amministrazione del tycoon americano. Tra questi compaiono diversi interventi in campo culturale. E lo scioglimento del comitato presidenziale per le arti e le discipline umanistiche è solo l’ultimo di tanti.
Quali erano gli obiettivi del comitato sciolto
Il President’s Committee on the Arts and the Humanities (PCAH) era stato fondato nel 1982 sotto il presidente Ronald Reagan. Con al massimo 25 membri, tra cui il direttore dell’Institute of Museum and Library Services (IMLS) e i presidenti del National Endowment for the Arts (NEA) e del National Endowment for the Humanities (NEH), l’ente aveva lo scopo di consigliare il presidente sulle decisioni politiche e sull’impegno con i settori filantropici e privati, oltre a sforzarsi di aumentare il supporto per le arti, le discipline umanistiche e i servizi museali e bibliotecari a livello federale.

Ora però il comitato è stato sciolto. «Non solo ci ha licenziati tutti, ma ha sciolto anche il comitato stesso», ha dichiarato al New York Times Steve Israel, ex rappresentante degli Stati Uniti per New York e ormai anche ex membro del PCAH, di cui faceva parte dall’aprile 2023. «Ciò suggerisce – ha aggiunto – che esiste un’ostilità proattiva verso le arti e le discipline umanistiche».
Trump scioglie l’ente per la seconda volta
Il primo scioglimento, sempre per mano di Trump, risale al 2017, in seguito alle dimissioni di massa di quasi tutti i suoi membri in segno di protesta per la risposta del presidente alla manifestazione dei nazionalisti bianchi e alle violenze di Charlottesville, in Virginia. Nel 2022 Biden lo aveva poi ripristinato con un ordine esecutivo. Alla guida del comitato l’ex presidente degli Stati Uniti aveva posto, nel dicembre dello stesso anno, Tsione Wolde-Michael, curatrice allo Smithsonian Institution, scelta quindi come direttore esecutivo, mentre nell’aprile 2023 aveva nominato 24 nuove figure, tra cui, in qualità di co-presidenti persone la pop star Lady Gaga e il produttore cinematografico Bruce Cohen.
Altre potenziali vittime di Trump
C’è un altro comitato consultivo che Biden ha ripristinato durante il suo mandato. Si tratta del President’s Advisory Committee on the Arts, non ancora colpito dalla falce trumpiana. A marzo 2022, l’ex presidente Biden aveva nominato 14 persone come nuovi membri di questo comitato, tra cui un co-fondatore del Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il primo direttore degli affari culturali della città di New York e un fiduciario della Menil Collection di Houston.

Ma non solo, perché durante il suo primo mandato, Trump ha ripetutamente cercato di eliminare completamente NEA, NEH e IMLS, i cui direttori e presidenti facevano parte dell’ormai sciolto PCAH. Finora, la nuova amministrazione non ha proposto tagli a riguardo, anche se sembrano affermarsi le intenzioni di finanziare un importante giardino di sculture all’aperto dedicato agli “eroi americani”: dovrebbe aprire entro il 2026 per celebrare il 250° anniversario degli USA.