Nella California devastata dai roghi, anche diversi luoghi della cultura a Los Angeles sono finiti tra le fiamme. «È una cancellazione di massa del patrimonio», ha dichiarato Adrian Scott Fine della Los Angeles Conservancy. È infatti la prima volta nella storia che si assiste a una distruzione su questa scala. Ma sullo sfondo degli edifici e parchi storici distrutte, oltre che delle numerose gallerie divorate dagli incendi, si profila l’immagine di un mercato che vuole rimanere stabile. Il colosso fieristico Frieze e le altre manifestazioni legate al mercato dell’arte non fanno alcun passo indietro e rimangono in programma per il mese di febbraio. Insomma, “the show must go on”.
Edifici e parchi storici in fiamme
Nella lista dei luoghi della cultura andati distrutti a Los Angeles ci sono anche strutture di fama mondiale. Tra queste c’è la casa modernista di Benedict e Nancy Freedman, progettata dall’architetto Richard Neutra negli anni ’40, ma è finita tra i roghi anche quella di Andrew McNally, villa in stile Queen Anne costruita nel 1887 su progetto di Frederick Roehrig. Distrutti nell’incendio di Eaton anche la Chiesa della comunità di Altadena progettata da Harry L. Pierce e inaugurata nel 1947 e il Parco storico statale Will Rogers.

Da Frieze Los Angeles nessun passo indietro
A poche settimane dagli incendi, che hanno causato 25 vittime e oltre 200 mila sfollati, il colosso fieristico Frieze ha confermato che l’evento californiano previsto dal 20 al 23 febbraio si farà. «I nostri cuori sono con tutti coloro che sono stati colpiti dai devastanti incendi di Los Angeles», ha affermato un portavoce di Frieze. «Fin dalla fondazione della fiera, sei anni fa – ha aggiunto – Frieze è stata orgogliosa di supportare e far parte di questa vivace comunità le sfide che la città sta attualmente affrontando non fanno che rafforzare il nostro impegno a lavorare al fianco della comunità per ricostruire e riprendersi insieme».
A supporto della posizione assunta dalla fiera, che si terrà all’Aeroporto di Santa Monica, anche artisti, curatori e altre figure del mondo dell’arte legate a Los Angeles, le cui dichiarazioni sono state fatte circolare proprio da Frieze. Tra questi c’è anche l’artista Kelly Akashi, la cui casa e studio nel quartiere di Altadena sono stati completamente distrutti dall’incendio di Eaton. «Non voglio che l’impatto economico di questo si diffonda ulteriormente e colpisca altri artisti», ha dichiarato. «Sono qui per celebrare i successi di altri artisti e personalmente non mi sento insultato dalla promozione del loro lavoro. Voglio che la mia comunità sia sana e ho bisogno che venga supportata in modo che possa estendere tale cura a me e ad altre persone colpite dagli incendi».

Dello stesso avviso anche la curatrice Essence Harden, che organiza il settore Focus di Frieze Los Angeles per le gallerie emergenti. «Amo Los Angeles; è casa mia e la mia vita è stata resa possibile grazie alla generosità, alla cura e alle persone di questa città. Frieze è un ecosistema di appaltatori, fabbricanti, artisti, galleristi, collezionisti, istituzioni, organizzazioni non-profit, gestori d’arte, piccole imprese e un mondo di persone che trovano sostegno finanziario e sociale al suo interno. C’è bisogno e volontà qui che l’arte continui a esistere, che la possibilità emerga tra immense perdite e dolore». Avanti anche LA Art Show, che quest’anno celebra il suo 30° anniversario: «abbiamo ricevuto un feedback significativo dalla comunità – dichiarano gli organizzatori – dalle gallerie e dagli artisti che ritengono sia importante andare avanti con quel senso di ‘comunità’ più importante che mai».