Per la prima volta, il riallestimento della Collezione Arte e Architettura del MAXXI è affidato alla curatela artistica di Alex Da Corte. Si tratta di un’occasione di valorizzazione e ricerca per presentare i lavori di grandi maestri e artisti contemporanei. The Large Glass è il titolo della mostra curata dall’artista concettuale statunitense Alex Da Corte che, visibile sino al 25 ottobre 2026, inaugura una nuova visione prospettica nel programma espositivo del MAXXI, con artisti e intellettuali che reinterpreteranno le Collezioni del museo.
Sperimentando media diversi, tra cui pittura, scultura, installazione, performance e video. Esplorando le diverse sfumature dell’esperienza contemporanea, Da Corte legge la Collezione MAXXI in senso organico: «Nelle curve rigonfie del grandioso progetto di Zaha Hadid ritroviamo i classici elementi dell’acqua, del vento, del fuoco e della terra. Vediamo la crescita, la decadenza, la trasformazione e la natura che si insinua in tutte le cose […] Mentre il mondo si muove e si cristallizza nell’alchimia, intraprendiamo il nostro viaggio verso un inevitabile etere invisibile. Potremmo andare oltre, con la natura a fare da guida, verso un’età del vetro. Qui potremmo esistere ovunque, evolvendo, senza lasciare alcuna traccia».
Il progetto, allestito nella Galleria 4 del museo romano, offre una rilettura di opere di artisti moderni e contemporanei, distinguendosi per la sua capacità di proporre un intreccio narrativo in cui il tradizionale concetto di presentazione di una collezione museale si unisce alla visione nuova e dinamica dell’esposizione.
Il visitatore è invitato così a riflettere sulle dinamiche dell’alterazione e del mutamento, attraverso una selezione di opere del patrimonio museale del MAXXI, tra dipinti, installazioni, fotografie, opere di architettura. Ad essere esposte, le opere di Francis Alÿs, Atelier Van Lieshout, Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Domenico Gnoli, Wolf Kahlen, William Kentridge, Marisa Merz, Giuseppe Penone, Kara Walker, Gal Weinstein, AWP, DEMOGO, Stefano Cerio, Luigi Ghirri e Rachele Maistrello.