Sarà da Lateral Roma la nuova mostra dell’artista Fabio Giorgi Alberti, invitato a osservare il rapporto con il proprio cane Marcel. Da un’analisi tanto analitica quanto empatica di questa relazione è nata cane cane, l’esposizione romana curata da Vasco Forconi e ospitata nella realtà fondata nell’ottobre 2020 da Geraldine Tedder e Mathias Ringgenberg (PRICE) dal 12 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025. La mostra si fa quindi spazio di questo dialogo tra l’artista e il suo lagotto romagnolo dell’età di circa quattro anni: nel loro linguaggio gesti millenari si intrecciano a una sensibilità tipica del nostro tempo, che vede nell’ascolto profondo di specie non umane una possibilità di salvezza dalle mille catastrofi prodotte dall’antropocentrismo.
Una mostra che si interroga attraverso il gioco
Al cuore di questo dialogo emerge un’esigenza antica e profondamente radicata nell’uomo: quella di interrogare la natura, che, se risponde, lo fa in un modo spesso opaco, nonostante le emozioni di Marcel sembrino manifestarsi con una trasparenza pressoché assoluta. Fabio Giorgi Alberti abita questo paradosso, cosciente dell’impossibilità di disfarsi tanto dei propri sensi quanto della sua autorialità. Ma è attraverso il gioco – attività serissima per entrambi – che l’artista e Marcel trovano uno spazio di incontro orizzontale, in cui amore e linguaggio si mescolano.
«Con Marcel, tramite il gioco, c’è un mio entrare nella sua sfera linguistica, o meglio prelinguistica, che non ha a che fare con le parole o le idee o le rappresentazioni, ma con i comportamenti» racconta l’artista. Tutta la mostra è un tentativo di tradurre la fenomenologia di questo gioco rendendola intellegibile ai sensi del pubblico, riproducendone all’infinito dei frammenti linguistici – come uno sguardo in camera o un segno di saluto – prelevandone alcune tracce materiali – il bastone, mezzo prediletto di un curioso rituale – o documentando un tentativo di sincronizzazione tra i due. cane cane, come tutto il lavoro di Fabio, è un inno all’uso iper-concreto del linguaggio quale strumento per oltrepassare l’apparenza delle cose e tornare a sorprendersi del mondo. Al tempo stesso, la mostra da Lateral Roma è anche un autoritratto dell’artista attraverso il suo doppio.
Fabio Giorgi Alberti, chi è l’artista
Fabio Giorgi Alberti (Leiden, 1980) lavora tra Bevagna (Umbria) e Roma. Tra i suoi mezzi espressivi, il video analogico e digitale, performance, sculture e installazioni, oltre al linguaggio, impiegate per esplorare la relazione dell’individuo con la realtà. La sua ricerca si svolge attorno all’idea del doppio, alla fisicità dello spazio e alla relazione che l’opera genera tra artista e fruitore. Ha esposto i propri lavori in spazi sia istituzionali che non-profit, sia in Italia che all’estero. Tra queste, il Museo Morandi – MAMbo (Bologna), MACRO (Roma), Cité des Arts (Parigi), Fondazione Civitella Ranieri (Umbertide).
info: lateralroma.eu