L’installazione immersiva, sonora e visiva di Gerhard Richter è la protagonista indiscussa dell’intero spazio espositivo della sede romana della Gagosian, sita nel cuore della Capitale. La monumentale opera, frutto di un’accurata sperimentazione artistica multisensoriale, non era fino ad ora mai stata esposta in una galleria ed inoltre l’artista tedesco è tornato in Italia dopo oltre 40 anni, dal 1983.
Moving Picture (946-3) Kyoto Version (2019–24) risulta essere l’apoteosi immersiva ed esperienziale del progetto Strip, a cui Richter ha iniziato a lavorare nel 2010, quando ha iniziato a frammentare digitalmente immagini fotografiche di una tela in porzioni sempre più piccole, poi raddoppiate o specchiate in superfici particolarmente estese. Da qui la creazione di opere pittoriche, stampe, libri e sculture monumentali tra cui Strip Tower, attualmente esposta alla Serpentine Gallery di Londra.
Come di consueto nella sua pratica artistica, il segno pittorico viene rivitalizzato attraverso l’esplorazione analitica delle potenzialità della fotografia, della casualità e dei processi sistematici. La pittura risulta quindi sempre essere espressiva, perché ricca di sfumature e di intense pennellate che contraddicono la meccanicità della riproduzione tecnica e, pur prediligendo la pittura a olio, l’artista sperimenta nella sua pratica tecniche diverse, muovendosi in assoluta libertà tra figurativo e astratto, indagando le circostanze della rappresentazione e le modalità della percezione contemporanea.
Moving Picture (946-3) Kyoto Version consiste in un film che è stato realizzato in collaborazione con Corinna Belz. Il video è poi proiettato su uno schermo monumentale largo oltre 7 metri e accompagnato da una partitura per tromba composta da Rebecca Saunders ed eseguita da Marco Blaauw e Sebastian Schottke, con dieci speakers che circondano lo spettatore, conferendo alla musica una presenza fisica e d’impatto. L’opera fatta di luce e ombre, tra realtà e finzione, suggerisce allo spettatore la bellezza effimera e rischiosa dell’assoluta casualità.
All photo © Gerhard Richter 2024 Courtesy the artist and Gagosian
Dal 6 dicembre 2024 al 1 febbraio 2025
Galleria Gagosian, Roma