Un sostegno concreto alle realtà locali sparse per il territorio nazionale che costituiscono l’ossatura del sistema culturale italiano. Sarebbe questo l’obiettivo del programma triennale di lavori pubblici adottato dal ministero della Cultura (2025-2027). In particolare, al settore Belle Arti e Paesaggio nel 2025 vanno oltre 29 milioni di euro (pari al 47,3%), seguito dall’Archeologia. A livello regionale quasi 26,5 milioni sono assegnati alla regione Lazio, mentre il maggior numero di progetti finanziati si trova in Toscana.
Amorese (FdI): “Il Piano triennale lavori pubblici è un sostegno concreto a realtà locali”
“Esprimo il mio plauso per l’adozione del programma dei lavori pubblici, da parte del Mic, per il triennio 2025-2027 per un importo di quasi 180 milioni di euro. Solo per l’anno prossimo sono previsti oltre 60 milioni di euro”. Lo ha detto Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera. Il deputato aggiunge: “Il settore Belle Arti e Paesaggio riceverà oltre 70 milioni, quello dell’Archeologia quasi 44 milioni, gli Archivi quasi 40 milioni, mentre per le Biblioteche sono destinati oltre 39 milioni di euro. Parliamo di cifre importanti che testimoniano il grande lavoro che il governo Meloni e il ministro Giuli stanno facendo per tutelare e promuovere il mondo della cultura con interventi che, in molti casi, dovevano essere realizzati da tanti anni. Grazie a questo decreto diamo infatti un concreto sostegno a tutte quelle realtà locali che costituiscono la linfa del sistema culturale italiano. I territori per Fratelli d’Italia e l’esecutivo di centrodestra sono da sempre una risorsa importantissima – su cui continueremo a investire – nella formazione e nello sviluppo della cultura e dell’identità italiana”.
La fatica delle realtà culturali locali: il caso della nuova biblioteca Federiciana di Fano
Tra le tante realtà culturali locali che faticano a sopravvivere o faticano a concretizzarsi c’è la nuova biblioteca Federiciana (prevista a fianco della struttura storica che sarà ristrutturata). E questo, nonostante il progetto esecutivo redatto da Mario Cucinella, architetto noto a livello internazionale che realizzerà anche il Padiglione Italia all’Expo di Osaka 2025. Il bando comunale per la ricerca di sponsor privati – servono almeno 8 milioni di euro – si è chiuso da poco senza proposte significative da parte di imprenditori locali e nazionali. Fano realtà di provincia, che non ha certo l’appeal delle grandi città, ha sperato nel traino di due figure di rilievo come l’architetto Cucinella e l’armatore Corrado Montanari che ha legato il suo nome alla Memo e ha anche creduto in questa nuova realizzazione, tanto da finanziare il progetto esecutivo con 400mila euro. Se non si troveranno gli 8 milioni di euro, Fano dovrà quindi abbandonare l’idea di realizzare l’opera e dovrà restituire al Ministero della Cultura, che ha già chiesto indietro i fondi Pnrr, i 2,5 milioni di euro che il progetto di Cucinella si era aggiudicato vincendo il bando sull’accessibilità di musei, archivi e biblioteche. Il costo complessivo dell’opera è di 10,5 milioni di euro.