Il nuovo libro di Angelo Capasso è un viaggio nella critica d’arte
"Cosa dire. Manuale di critica d’arte" è un libro che offre una lettura storico-tematica sulla natura della critica d’arte, dai trattatisti del '500 fino alle correnti attuali
mercoledì 27 Novembre 2024
redazione
Giovedì 28 novembre, presso l’Ex Ospedale San Giacomo di Carrara, si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Angelo Capasso, docente e critico d’arte, dal titolo Cosa dire. Manuale di critica d’arte. Sebbene il titolo possa ingannare, il termine “manuale” non è inteso dall’autore secondo la sua convenzionale definizione, ma è una vera e propria indagine sugli strumenti e sulle argomentazioni della critica artistica.
Il libro esordisce delineando una linea storica della critica d’arte seguendo il tracciato già scritto dalla penna autorevole di uno dei maggiori storici dell’arte del Novecento, Giulio Carlo Argan: nella prima parte si ripercorre quindi la storia che dai trattatisti del ‘500 giunge al presente passando per i nomi con cui il ruolo del critico d’arte si è conformato, da Dennis Diderot a William Morris, Charles Baudelaire,Oscar Wilde, e così via fino alla scena artistica attuale.
La seconda parte del libro propone un’indagine sulle incursioni nell’arte che le scienze sociali hanno messo in atto nel corso del Novecento. In questa sezione, le teorie della psicoanalisi, della sociologia, dell’antropologia, dell’economia dell’epistemologia e dei “gender studies” assumono un ruolo centrale, proponendo un modello di critica strutturata che si distingua nel dilagare di ipertesti prevalente nell’epoca del digitale, come già l’autore aveva evidenziato inSortir Du Champ. Art Criticism Outside the Ready Media.
Angelo Capasso, critico d’arte e saggista
Angelo Capasso esordisce in ambito letterario con alcuni racconti pubblicati sulla rivista Babele. Esperimenti creativi in lingue diverse nella seconda metà degli anni ’80. Collabora con le riviste Segno e Tema Celeste. Nel 1998 diventa corrispondente per le mostre di arte contemporanea italiana per Tate Etc. (all’epoca Tate, the art magazine), la rivista d’arte prodotta dall’associazione britannica Tate.
Nel 1998 diventa direttore editoriale di RomArte. Dal 2007 al 2009 sempre a Roma, è co-direttore della Fondazione Volume!. Dal 2009, su incarico ricevuto dal Ministero degli Esteri è nominato co-curatore della Collezione Farnesina Design di cui è anche membro del Comitato Scientifico; per la Colleziona cura le mostre itineranti dedicate al design italiano dal titolo Colore e calore per la Collezione Farnesina Design. Tra il 2006 e il 2009 è co-direttore, con Emanuela Nobile Mino, della Fondazione Volume!, una fondazione dedicata a progetti di arte contemporanea.