Anima nomade è l’inedita esposizione di Francesco Clemente, fino ad ora mai realizzata in Italia, visibile la mostra realizzata nel contesto di Palazzo delle Esposizioni è promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo.
L’installazione si snoda attraverso le sale del piano nobile del museo e comprende una serie di opere ambientali. Le sue opere si delineano in un paesaggio estetico totalizzante, denso di riferimenti metafisici, mistici, spesso intrecciati a riferimenti erotici, sempre con un approccio lirico ed emotivo segnato da un impiego intenso e unico del colore.
L’itinerario espositivo si focalizza sull’idea di immersione nella tradizione indiana e orientale, che da sempre è per l’artista fonte di ispirazione per lo sviluppo di una materia densa di riferimenti iconografici e per la sensibilità privata e diaristica delle sue opere. Fortemente influenzato dalla letteratura e dalla poesia, l’artista è un poeta a pieno titolo, con un vasto lessico di immagini simboliche e metaforiche. Tra le opere esposte, la serie Tends, realizzata nel 2013 assieme alle Bandiere del 2014; due grandi sale, poi, saranno dedicate ai wall drawing.
Francesco Clemente, tra i protagonisti della Transavanguardia italiana
Tra le principali personalità del movimento artistico teorizzato da Achille Bonito Oliva assieme a Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Sandro Chia, la produzione artistica di Francesco Clemente sfrutta l’immaginario visivo della tradizione orientale e occidentale, grazie ai numerosi viaggi che gli danno la possibilità di interfacciarsi con culture lontane come quella indiana o afghana. L’immersione nella tradizione orientale diventa così pretesto per creare un contesto pittorico che si nutre di invenzioni libere, e di confine, offrendo voce al suo io più profondo e alimentando le sue suggestioni personali.
Il suo interesse è orientato verso le arti figurative, in un intreccio di musica, poesia e letteratura. Nomade per vocazione, i suoi dipinti sono espressivi e intrisi di simbolismo, in immagini che si fondono e si confondono, muoiono e rinascono nell’esatto preciso istante in cui esistono.
Dal 23 novembre al 30 marzo 2025
Palazzo delle Esposizioni, Roma