“Il lettering come forma d’arte”. A dirlo è la Galleria Campari di Sesto San Giovanni a Milano che, con l’esclamazione Bold!, intitola l’ultima mostra sulla storia tipografica di Campari, in corso dal 14 novembre al 30 giugno 2025. Da Munari a Depero, passando per Nizzoli e Guillermaz, l’esposizione curata da Marta Sironi ripercorre le collaborazioni tra Campari ed i grandi nomi della grafica internazionale, svelando il volto pop della storica società italiana che ideò la miscela a base di bitter nel lontano 1860 a Novara.
Sono centosessanta i lavori esposti negli spazi della Galleria, dove la parola ed i suoi grafismi sono i protagonisti di un’inedita rilettura del vocabolario creativo del Novecento. Proprio in questo spazio temporale, che comincia con Bruno Munari e la prima campagna pubblicitaria presentata nel novembre 1964 in occasione dell’inaugurazione della prima linea metropolitana di Milano, e termina con Lucia Pescador e la sua contemporaneità espressiva, si è costruita la comunicazione visiva che ha distinto la società per la sua immagine pop. Un’immagine che va scandita lettera per lettera in uno scenario di mutamento sociale che vale alla Campari il titolo di innovatrice in fatto di graphic design, presentandosi come storyteller dell’italianità.
Non a caso, visitando la mostra sembra quasi di sfogliare un romanzo storico dove la scelta di una tinta (il giallo Cordial ed il rosso Bitter nei lavori di Primo Sinòpico), l’uso di una stampa (il floreale di Fisanotti), e di forme grafiche (le cornici tondeggianti di George Guillermaz), ricorda un capitolo della vita quotidiana del Paese. Ad incorniciare questi lavori vi sono altre opere d’archivio, restaurate dalla Galleria recentemente, e solamente ora esposte. Tra di loro vi è il manifesto Campari degli anni Quaranta, una litografia gialla e blu di tre pannelli, ed il manifesto degli anni Venti dal titolo Il Vero americano esige il Campari di Emilio Greco.
A questi si aggiungono anche centocinquanta bozzetti mai esposti prima ed il Codice Tondo n.4 di Pino Tovaglia, che ha riacquisito la sua interezza dopo un lavoro di restauro delle lettere danneggiate. Si scrive così un nuovo capitolo dal carattere “BOLD” della storia Campari, che coincide con un omaggio all’arte tipografica. Quell’arte che ha accompagnato il consumatore moderno dalla nascita della stampa ad ora.
Bold!
Dal 14 novembre al 30 giugno 2025
Galleria Campari – Viale Antonio Gramsci 161, Sesto San Giovanni (Milano)
info: campari.com