Il tempo, la storia e l’immaginazione come “strumento del progresso”, sono i protagonisti dell’ultima mostra, dal titolo After All, dell’artista Davide Allieri in corso a Triennale Milano dal 14 novembre al 19 gennaio 2025. In un periodo storico in cui la creatività è l’unico mezzo di sensibilizzazione sociale, l’esposizione, che ripercorre l’operato artistico dell’autore bergamasco classe ’89, si presenta come un ragionamento a posteriori (da qui il titolo della mostra) su un possibile futuro post-apocalittico, dove gli oggetti d’uso comune, come tralicci e caschi, seppur conservando la loro funzione originale, vengono reinterpretati da Allieri in simboli di sopravvivenza e isolamento dell’uomo.
Il percorso, curato da Damiano Gullì, curatore di Arte contemporanea e Public Program della Triennale, è un intreccio di forme artistiche, come cinema e teatro, fantascienza e narrativa fantasy, che si celano dietro le installazioni, le sculture ed i disegni inediti che formano un corpo espositivo vario e multiforme. Grazie alla rielaborazione dei materiali, l’artista invita il pubblico a muoversi in uno scenario distopico, fatto di cyber head, involucri organici, e lunghi fili elettrici che richiamano la fine di una battaglia tra la spontaneità originaria dell’emozione umana e la meccanica della tecnologia avveniristica.
I due esempi principali sono: TX9KD POD, una scultura in vetroresina che riproduce un guscio protettivo che simula il grembo materno, e Communication System, un’installazione che si costruisce in altezza e allude alle tecnologie di sorveglianza. A questi si aggiunge, la raccolta di disegni incapsulati in un guscio di vetroresina esposti sulle pareti delle sale espositive, dal titolo Lost in the shell, che rappresentano paesaggi abbandonati ed edifici dal taglio brutalista, ad indicare la contraddizione vivente tra innovazione e rovina, dovuta, secondo Allieri, all’ambizione sregolata dell’uomo.
L’intera esposizione serve a smuovere il senso comune invitando il pubblico ad un giudizio critico sulla condizione dell’uomo e le sue conseguenti emozioni, dal senso di incompletezza al timore per il futuro, al fine di delineare scenari apocalittici capaci di trasportare lo spettatore in un mondo altro ma stranamente familiare. Ne consegue un ritratto a tinte fosche della società contemporanea che vive tra il presagio di un domani incerto e la sicurezza di un presente ambiguo. La rovina dell’umanità è un tema ricorrente nell’operato di Davide Allieri che pone le sue “creature” in una posizione intermedia tra utopia e distopia, approfondendo il confine scientifico che li separa. E lo fa anche questa volta, guidando il pubblico in una pellicola fantascientifica dove quest’ultimo non è spettatore estraneo ma attore ed interprete di un comune dramma esistenziale.
After All
Dal 14 novembre al 19 gennaio 2025
Triennale Milano – Viale Alemagna 6, Milano
info: triennale.org