Gucci sbarca a Dubai, e lo fa con l’arte e il design. In linea con la postura della maison, da sempre legata alle arti visive, lo store nella capitale degli Emirati esibisce i capi della collezione come lo farebbe una galleria. Ma non solo, perché il design dell’ambiente e l’inserimento di opere d’arte contemporanea danno vita a una boutique in cui vari linguaggi creativi dialogano.
Con una superficie in marmo che omaggia la tradizione architettonica italiana, illuminata dall’alto con luci fredde e disposto geometricamente, il pavimento presenta anche intervalli in tessuto dalla tinta complementare al colore che contraddistingue la nuova stagione di Gucci firmata da Sabato de Sarno, il Gucci Ancora. Accanto al design, lo sguardo della maison mira anche all’arte contemporanea, allestendo nello spazio dello store una serie di opere selezionate da Truls Blaasmo.
Il dialogo prosegue quindi anche su questa linea. A Dubai la maison pone in relazione i lavori di artisti regionali, come Chafa Ghaddar, Nasser Almulhim, Sami Hayek e Sarah Almehairi, con quelli di artisti italiani e internazionali, da Lucio Fontana ad Alighiero Boetti, da Richard Prince a Günther Förg e Flavie Audi. Un occhio alla tradizione del design è invece presente con la riedizione del Maralunga di Vico Magistretti.
Nello store di Dubai appare concreto il legame tra i vari linguaggi, offrendo uno sguardo sulle scelte che contraddistinguono le linee creative della maison. Tra gli altri progetti all’insegna del dialogo con l’arte e il design ci sono infatti Gucci Cosmos, una mostra pensata dall’ artista britannica Es Devlin e curata da Maria Luisa Frisa con l’intento di celebrare la storia del brand dalla sua nascita nel 1921 a oggi, e Design Ancora, lanciato al Fuorisalone 2024.