È scomparso il 6 novembre 2024 all’età di novantaquattro anni Daniel Spoerri, il grande pioniere del Nouveau Réalisme e celebre per l’invenzione della tecnica dei “tableaux-pièges” (quadri-trappola). Artista svizzero di origini rumene, Spoerri è nato nel 1930 a Galati – in Romania – come Daniel Feinstein ed è stato uno dei maggiori eredi di Marcel Duchamp per il suo impegno sul fronte del ready made.
Con un primo interesse verso la danza e il teatro, tanto da essere stato anche primo ballerino all’Opera di Berna, Spoerri ha avuto una carriera contraddistinta dall’interesse per il cambiamento e il movimento. Negli anni Sessanta l’artista si è avvicinato al Nouveau Réalisme, i cui esponenti miravano a individuare nuove modalità di rappresentazione del mondo. Da qui, la sua maggiore eredità: i “tableaux-pièges”, una vera e propria trappola per il reale nata dall’intuizione di saldare su una tela i resti di una cena tra amici. Nella sua carriera Daniel Spoerri ha realizzato anche molti interventi espositivi ambientali, come il DyLaby allo Stedeliijk Museum e Il Cocrodome al Centre Pompidou. Tra questi compare anche Il Giardino, il progetto più complesso mai realizzato dall’artista, che si trova a Seggiano sulle pendici del Monte Amiata, in Toscana.
“Le grandi personalità che hanno segnato la storia, in questo caso la storia dell’arte, attraverso una indomita creatività e curiosità, mai sopita nell’arco di tutta la loro lunga carriera, restano nel cuore e il loro esempio non si perde mai completamente”. È quanto la Fondazione del Giardino di Daniel Spoerri Hic Terminus Haeret prova verso l’artista scomparso, protagonista della scena artistica internazionale dal dopoguerra. “Vogliamo immaginarlo – proseguono – con il suo piglio ironico, irriverente e profondo, a perenne angelo custode che veglierà su questo suo luogo unico al mondo, una autobiografia tridimensionale che racchiude pensieri e tante testimonianze della sua poetica”.