Considerati i ritmi dei cantieri italiani, quando si vede quello che è stato fatto nel distretto culturale di Abu Dhabi si rimane colpiti: è una progressione impressionate per rapidità e imponenza del costruito. Ci riferiamo soprattutto al Guggenheim di Abu Dhabi: lo abbiamo lasciato nove mesi fa che era un cantiere come un altro oggi invece lo si vede in tutta la sua magnificenza. Di più, non è ancora stato inaugurato ed è già diventato un punto di riferimento fisico nella capitale degli Emirati Arabi Uniti. Con elementi architettonici unici che iniziano a prendere forma visibile, il museo promette di essere un’altra eccellenza che prende vita a queste latitudini.
Lo guardiamo da lontano, dalle terrazze magnifiche di un altro esempio vivente della “nouvelle vague” culturale emiratina, vale a dire il Louvre Abu Dhabi. Sono uno di fronte all’altro, circondanti da altri musei nati e nascenti. Un vero spettacolo che forse le foto che vedete in questa pagina non raccontano. Tra le sue caratteristiche più evidenti si distinguono ora le strutture dei ponti in vetro che collegheranno i quattro livelli e l’atrio centrale, mentre la struttura esterna color ocra, con il nome del museo, sembra ormai completata. Con circa una mezza dozzina di gru ancora in azione, il progetto si avvicina alla data prevista di apertura nel 2025.
Progettato dal celebre architetto Frank Gehry, già autore del Guggenheim di Bilbao in Spagna, questo nuovo sito degli Emirati rappresenta il più grande avamposto della Fondazione Solomon R. Guggenheim a livello internazionale, che gestisce altri quattro musei di prestigio nel mondo. Una volta completato, il Guggenheim Abu Dhabi si estenderà su una superficie di 30.000 metri quadrati, raggiungerà un’altezza di 88 metri e sarà caratterizzato da nove strutture a forma di cono, destinate a ospitare sia collezioni acquisite che commissioni speciali. Situato nel Distretto Culturale di Saadiyat, il museo si unirà, come dicevamo, ad altre importanti istituzioni culturali come il Louvre Abu Dhabi, il Museo di Storia Naturale e il Museo Nazionale Zayed.
L’ispirazione per il design è arrivata a Gehry più di vent’anni fa, quando visitò per la prima volta Abu Dhabi, rimanendo affascinato dagli elementi architettonici locali, come minareti e cupole. “Ho capito che la ripetizione della stessa forma era parte del linguaggio architettonico della regione”, ha dichiarato Gehry in una recente intervista, spiegando come questa osservazione sia stata il punto di partenza per la sua visione creativa.
Il Guggenheim Abu Dhabi ospiterà opere d’arte moderna e contemporanea da Asia occidentale, Nord Africa e Asia meridionale, con una collezione che mira a promuovere scambi e collaborazioni interculturali. “Questa collezione è stata costruita in quindici anni da eccellenti curatori”, ha sottolineato Stephanie Rosenthal, direttrice del progetto, evidenziando la profondità e la cura dell’intera operazione culturale.
Attraverso opere commissionate, il museo spera di generare dialoghi duraturi tra l’istituzione e il pubblico, sia a livello locale che internazionale. “Ciò che ci entusiasma sono le commissioni”, ha dichiarato Rosenthal, aggiungendo che gli artisti sono invitati a esplorare la cultura locale e interagire con l’architettura unica dell’edificio, così che le opere possano “danzare” in armonia con lo spazio circostante.
L’apertura di Guggenheim Abu Dhabi rappresenta un passo fondamentale nello sviluppo dell’economia creativa locale, confermando la capitale come un epicentro culturale di respiro internazionale. Un’altra apertura storica che noi di Inside Art vi racconteremo.