Il 27 ottobre si è tenuto a Villa del Grumello il primo appuntamento de I colori raccontano storie, un percorso creativo a contatto con la natura organizzato dall’Associazione Villa del Grumello con la curatela di Cristina Ciusa e con la partecipazione dell’artista statunitense Roger Selden.
Il concept promosso da Ciusa punta a diventare un incontro fisso e ha fatto parte del ricco programma culturale promosso dall’Associazione inserendosi nell’ambito dell’iniziativa Il Weekend del Lago di Como, Ville e Musei (26 e 27 ottobre), finalizzata a coinvolgere una rete di istituzioni culturali e artistiche che abbracci l’intero territorio lariano e promuova la partecipazione collettiva di pubblici di tutte le età.
Fulcro della giornata di domenica è stata l’attività ludico-artistica rivolta ai bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni circa, con lo scopo di coinvolgerli attivamente in un viaggio nell’arte che ha avuto luogo presso la suggestiva cornice della Serra di Villa del Grumello. Per arricchire ulteriormente l’evento è stato proposto anche un dialogo botanico (curato dall’agronoma Anna Zottola e accompagnato dalle letture di Cristina Quadrio e dalla musica di Flavio Minardo) all’interno del Parco del Grumello, che ha condotto i visitatori alla scoperta delle piante monumentali che in esso vivono.
Se si volesse sintetizzare la giornata con una parola-chiave, questa potrebbe senz’altro essere “sinestesia”, quella figura retorica che – nel gergo letterario – rappresenta una associazione tra sfere sensoriali differenti con lo scopo di stimolare nel lettore immagini ricche di suggestioni. I colori della pittura, il profumo delle piante, il suono della natura e delle note che accompagnano il tour nel parco, l’umidità che accarezza la pelle: tutto questo avvolge i partecipanti (bambini o adulti che siano) in un percorso multisensoriale in cui arte e natura si incontrano.
Protagonisti indiscussi sono i bambini che, all’interno della Serra, sono chiamati a collaborare nella creazione di un’opera d’arte condivisa dando sfogo alla loro creatività spontanea e generando racconti. Per volontà della curatrice, i genitori sono invitati ad abbandonare la serra per lasciare i giovani artisti completamente liberi da qualsiasi condizionamento che potrebbe rendere meno genuino il loro processo creativo. Per mezzo del colore e del gesto artistico, vengono infatti invitati a liberare il proprio sentire interiore e raccontare le proprie storie, prendendo spunto da Imagination (2024), una delle ultime opere di Roger Selden, artista di fama internazionale chiamato a partecipare da Ciusa per questo primo appuntamento de I colori raccontano storie.
Statunitense ma molto legato all’Italia (Selden studia e conosce Cy Twombly a Roma nel 1966 e vive a Milano dove dal 1997 è rappresentato dalla Galleria del Naviglio), l’artista propone a Como una delle sue opere più recenti, caratterizzate da uno stile tra Action Painting, Pop Art e Astrazione e attraversate da una energica gestualità che, con i suoi colori sgargianti, determina una fusione tra effetti visivi, tattili e – per certi aspetti – anche sonori.
Non è un caso, per esempio, che alcune delle opere di Selden dei primi anni Duemila siano emblematicamente intitolate Black Symphony, Red Symphony o Opus Ocra, proponendo degli espliciti richiami alla sfera musicale i quali non possono non far pensare ad altri illustri precedenti (si fa qui naturalmente riferimento a Vasilij Kandinskij) che hanno sinesteticamente fatto incontrare nella propria arte pittura e musica. La musica, d’altronde, ha sempre fatto parte della vita di Selden tanto quanto le arti figurative, essendo lui stesso un violoncellista.
Imagination è dunque il punto da cui i bambini possono partire per realizzare la loro opera d’arte, dando libero sfogo alla propria immaginazione (ancora una volta, il titolo dato da Selden al suo lavoro suona particolarmente calzante) agendo sulla tela sdraiata sul pavimento della Serra non solo con pennelli e spugne ma anche con le proprie mani per imprimervi il colore.
Come specificato da Ciusa, fin dal primo momento in cui è entrata nella Serra di Villa del Grumello è rimasta affascinata dai colori generati al suo interno dalla luce che filtrava attraverso i vetri e si rifletteva sulle sue pareti rocciose coperte di vegetazione: quell’effetto magico è lo stesso che ha rivisto nell’opera dell’artista statunitense, appositamente scelta per guidare i bambini nel loro viaggio artistico.
Proprio come la gestualità artistica di Selden scaturisce dal suo rapporto con la materia pittorica (come ricorda lui stesso, le sue opere non partono da una idea prestabilita bensì emergono gradualmente nel corso del processo artistico a contatto con il medium pittorico) così anche i giovani artisti di Villa del Grumello possono arricchire la loro opera condivisa con tempere colorate, foglie e altri elementi naturali provenienti dall’esterno, senza alcun limite alla loro spontaneità creativa e sospinti dal flusso artistico innescato da Imagination.
La nuova opera, frutto della collaborazione creativa dei piccoli artisti, rimarrà esposta permanentemente nella collezione di Villa del Grumello, con l’intenzione – da parte dell’Associazione di Villa del Grumello – di riproporre in futuro l’iniziativa rendendola un appuntamento fisso che avvicini i bambini all’arte contemporanea, ancora troppo spesso ingiustamente percepita come distante e complicata. Infatti, come ricorda Paolo De Santis, presidente dell’associazione: «al Grumello i bambini sono a casa, protagonisti nella natura e nel bello di esperienze che possono essere magiche. L’arte, che tanto ci fa ricchi, può aprire il cuore e la mente di ciascuno di noi. I bimbi hanno l’arte dentro, ed ogni volta ci stupiscono, con impensate forme e colori arditi. Ringrazio tanto Cristina per averci stimolato, e abbraccio Roger, grande artista, che riesce ancora ad essere bambino».
info: villadelgrumello.it