Sono trenta le opere, tra storiche e recenti, esposte a Bergamo nello spazio ex industriale di gres art 671 nella mostra di una delle protagoniste del contemporaneo, Marina Abramović. Dopo la performance in mixed reality The Life portata lo scorso giugno a Pesaro e il passaggio per Torino, la celebre performer torna in Italia con Marina Abramović between Breath and Fire, una rassegna che illustra al pubblico l’universo dell’artista, presente anche all’inaugurazione. La mostra, che sarà visitabile fino a febbraio 2025, è presentata dal polo culturale bergamasco e dalla Fondazione Pesenti, mentre è curata da Karol Winiarczyk.
La città di Bergamo, che ha ospitato fino ad aprile 2024 l’esposizione dedicata a Yayoi Kusama, torna a presentare un’altra figura iconica dell’arte contemporanea con un percorso aperto al grande pubblico. Divisa in quattro capitoli tematici, The Breath – Il respiro, The Body – Il corpo, The Other – L’Altro e The Death – La morte, la mostra accompagna i visitatori attraverso i grandi temi di Marina Abramović, illustrandone il lungo percorso.
Ad assolvere questo compito è la collezione video dell’artista, da Spirit House ad Art Must Be Beautiful/The Artist Must Be Beautiful, culminando in Seven Deaths, l’installazione cinematografica dedicata a Maria Callas presentata la prima volta nel 2020 alla Staatsoper di Monaco di Baviera. «L’installazione manifesta la fascinazione di Abramović per l’opera e per la Callas in particolare, una passione iniziata durante l’adolescenza a Belgrado, ha dichiarato il curatore. «Un viaggio coinvolgente – ha aggiunto attraverso la vita di una degli artiste più influenti del nostro tempo, abbinato alle arie più famose della Divina; un’esperienza catartica che spinge alla riflessione personale più profonda». Sarà investito dal percorso espositivo anche il giardino del centro culturale, che ospiterà Tree, presentata per la prima volta a Belgrado nel 1972.
info: gresart671.org