The Others cambia sede e punta all’internazionalismo

Dopo gli ultimi quattro anni all'interno del Padiglione 3 di Torino Esposizioni, la fiera d'arte indipendente approda all'interno del Centro Internazionale di Formazione dell'ILO

La XIII edizione di The Others Art Fair, ideata da Roberto Casiraghi Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni è prevista quest’anno dal 31 ottobre al 3 novembre 2024 sarà immersa nel verde del Parco del Valentino, all’International Training Centre of the ILO, location che rappresenta a pieno lo spirito internazionale ed inclusivo della fiera, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Si tratta di un luogo di extraterritorialità a Torino e crocevia di multiculturalità nonché punto di riferimento per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo: un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo che riflette la sua identità e quella degli espositori che per quattro giorni ne abiteranno gli spazi.

«The Others 2024 raggiunge il massimo livello di simbiosi tra contenitore e contenuto: internazionale, multidisciplinare, inclusivo, rigoroso – racconta Roberto Casiraghi, ideatore della fiera, che prosegue – ci troviamo in uno spazio extra territoriale, riservato e libero al tempo stesso, che necessita del rispetto assoluto delle regole, condizione indispensabile perché la creatività possa dare ampio sfogo alla fantasia dell’arte ed offrire al pubblico una moltitudine di chiavi di lettura tutte affascinanti».

La fiera sarà allestita in particolare all’interno del Padiglione Americas 2: edificio a più piani e ambienti sovrastato da una doppia cupola in vetro dal design geometrico che illumina l’intero spazio. Ogni espositore avrà una area riservata per favorire il dialogo tra artisti, collezionisti e visitatori in un intreccio di punti di vista diversi fra gallerie, spazi non profit e artist run spaces, espressione di un mondo in costante cambiamento a cui la fiera vuole dare voce.

Sulle rive del Po, invece, il pubblico potrà usufruire di tutti i servizi del Campus: dal ristorante alla carta al self service, tra le ricette provenienti dal mondo e la cucina multietnica, senza dimenticare l’area chill-out esterna sul prato, tra bar e lounge sia interna che esterna, affacciata sul parco del Valentino, per un momento conviviale che avvicini l’arte al pubblico, ma che spinga anche l’incontro fra artisti, curatori, critici, collezionisti, intellettuali e giovani.

info:  www.theothersartfair.com