Sarà a Barcellona la quindicesima edizione di Manifesta, la biennale d’arte contemporanea itinerante che dal 1996 anima le città europee. Con lo scopo di creare una corrispondenza tra diffusione artistica e inclusione sociale, Manifesta 15 coinvolgerà anche altre undici città della Catalogna. La rassegna si terrà dall’8 settembre al 24 novembre 2024, ma verrà preceduta da un’indagine sul territorio condotta dall’architetto Sergio Pardo.
In quanto Creative Mediator, Pardo ha affermato che la ricerca riguarderà «il tessuto urbano della regione metropolitana, identificando i principali temi socio-culturali e le località geografiche in cui Manifesta 15 si svilupperà». A partire da questa ricerca, «Manifesta 15 spera di presentare il risultato chiave di questa ricerca in una ‘Magna Carta’ eco-sociale alternativa», ha dichiarato la Biennale. L’obiettivo della manifestazione è allora quello di esplorare strutture urbane e di mobilità alternative e nuovi modi per connettere comunità e infrastrutture sociali e artistiche, ma anche di indagare il rapporto tra le dieci città metropolitane e Barcellona.
Hadwig Fijen, fondatrice e organizzatrice di Manifesta, ha affermato che «Manifesta 15 Barcellona è impegnata in un quadro tematico che si concentra sul ruolo critico delle arti e della cultura nel processo di trasformazione ecologica e sulle questioni più urgenti e onnicomprensive legate alle urgenti crisi ambientali, umanitarie e politiche del nostro tempo».
Manifesta 15: le sedi
Il nucleo della rassegna sarà rappresentato dalla ex casa editrice Gustavo Gili a Barcellona, che presenterà «progetti d’archivio incentrati sul passato coloniale e le sue ripercussioni, sui movimenti di controcultura durante l’ascesa e la caduta della dittatura franchista e sulle storie di rinnovamento dell’istruzione catalana».
Accanto a questa, «il programma di Manifesta 15 sarà presentato attraverso tre cluster nella regione metropolitana. I cluster di Manifesta 15 riuniscono progetti in più sedi in più città attorno a tre temi principali della biennale: Immaginare il futuro, Curare e prendersi cura e Bilanciare i conflitti. Il viaggio di ogni cluster inizia in una straordinaria sede espositiva che simboleggia il suo tema generale».
«La monumentale Tres Xemeneies (Tre camini), situata sulla costa tra Barcellona, Sant Adrià de Besòs e Badalona, ospiterà il punto di partenza del tema Immaginare il futuro. Aperta per la prima volta al pubblico, la sede presenterà interventi artistici nella sala delle turbine e nelle aree esterne. Il Monastero di Sant Cugat, storico simbolo di spiritualità e riflessione, sarà la sede principale del tema Cure e assistenza. Infine, Casa Gomis, una villa privata costruita secondo i principi dell’architettura razionalista, situata nel paesaggio naturale di El Prat de Llobregat, vicino all’aeroporto di Barcellona-El Prat, sarà la sede del tema Equilibrio dei conflitti».
Team artistico e primi partecipanti
Il team di Manifesta 15 si compone di undici rappresentanti provenienti dalle città metropolitane della Catalogna, oltre a includere la curatrice portoghese Filipa Oliveira e la direttrice Hedwig Fijen. Tra questi, Ariadna Amat Garcia (Badalona), Penélope Cañizares Bellido (Cornellà de Llobregat), Cristina Castells Tort (El Prat de Llobregat), Raquel Morcillo (Granollers), Mireia Mascarell (L’Hospitalet de Llobregat), Gisel Noè (Mataró), Óscar Abril Ascaso (Sabadell), David Linares Ramos(Sant Adrià de Besòs), Joan González Cano (Santa Coloma de Gramenet), Andreu Dengra Carayol, (Sant Cugat del Vallès) e Imma Vilches García (Terrassa).
Tra gli artisti selezionati, invece, compaiono i nomi di Claudia Pages, Jokkoo Collective, La Casa dels Futurs, Lola Lasurt, Matias Daporta, Metropolis, Nora Ancarola, Rosa Tharrats & Gabriel Ventura, Tornen les Esquelles e Transductores.
info: manifesta.org