Prende il via la 39esima edizione del Romaeuropa Festival

Durante la conferenza stampa al Teatro dell'Opera di Roma, il direttore artistico Fabrizio Grifasi:«REF uno spazio aperto tra estetiche e generazioni diverse»

Torna nella Capitale con la sua 39esima edizione Romaeuropa Festival, la manifestazione che dal 4 settembre al 17 novembre 2024 popolerà gli spazi culturali della città con un programma all’insegna delle arti. Con la direzione artistica di Fabrizio Grifasi, il Festival viene presentato il 3 settembre alle 11.30 presso la Sala Grigia del Teatro dell’Opera di Roma alla presenza di Cédrix Andrieux, Direttore del balletto dell’Opéra di Lione, Gavin Bryars, compositore di fama internazionale e il coreografo Christos Papadopoulos.

Spaziando dalla musica alla danza, dal teatro alle nuove tecnologie, Romaeuropa propone un dialogo con il nostro presente basato sul confronto tra generazioni e l’incontro di più pratiche artistiche. Proprio alla luce dell’interdisciplinarietà che contraddistingue il festival, le parole scelte per questa 39esima edizione sono Dialogo, confronto e incontro.

Romaeuropa Festival 2024: le parole di Grifasi

Aprono la conferenza i saluti del Presidente della Fondazione Romaeuropa Guido Fabiani e il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Francesco Giambrone. Per poi passare all’introduzione di Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico della Fondazione Romaeuropa: «Fin dalla sua creazione nel 1986, REF dà sostegno agli artisti italiani con uno sguardo sempre aperto al mondo e all’accoglienza del mondo, come storicamente ha sempre fatto la città di Roma. La costruzione di questo programma, insieme a tutto il team del Festival, è volto a mantenere il Romaeuropa uno spazio aperto al dialogo tra generazioni ed estetiche diverse».

I tre artisti presentano poi gli spettacoli inaugurali del Festival che si terranno il 4 e 5 settembre al Teatro dell’Opera di Roma: BIPED di Merce Cunningham con Gavin Bryars Ensemble, Mycelium di Christos Papadopoulos con Coti K.

Line Up! Dal 26 al 28 settembre

Ritorna dal 26 al 28 settembre al Mattatoio Line Up!, la sezione del Romaeuropa Festival curata da  Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci e dedicata ai nuovi talenti del pop, dell’avant pop e del cantaurato italiano.

Ad orientare il percorso di questa quarta edizione è lo spirito di una nuova generazione musicale in grado di intessere suoni ricercati e cantautorato, elettronica e jazz o di rivolgersi con nuova attitudine e freschezza a rock e post-rock, al suono talvolta tagliente e a volte dolce delle chitarre acustiche ed elettriche. Tre giorni densi di musica e sperimentazione, dunque, affiancati dal programma de Le Parole delle Canzoni presentato da Treccani con i suoi incontri che mettono in dialogo musicisti e scrittori. 

Ad aprire Line Up! il 26 settembre è una delle artiste più originali e ispirate in circolazione, la cantautrice e polistrumentista Any Other – al secolo Adele Altro – che si è imposta all’attenzione internazionale per una scrittura intima e allo stesso tempo potente e un sound etereo e penetrante, caratterizzato da venature rock stratificate e articolate. Anticipa il suo live la giovanissima band palermitana, rivelazione dell’anno, Santamarea, vincitrice assoluta dell’edizione 2023 di Musicultura e scelta da ETRO per la colonna sonora della sua sfilata primavera/estate 2024. Composta da tre fratelli di sangue (Stefano, Francesco e Michele) e una sorella d’arte (Noemi), Santamarea vanta un sound indefinibile in cui si mescolano sonorità elettroniche e corali, post-rock, allegorie, simbolismi e immagini decadenti, stratificazioni culturali e contaminazioni mediterranee della Sicilia 

Il primo appuntamento de Le parole delle Canzoni – Treccani, vedrà, invece dialogare due ospiti d’eccezione come Ariete e Fumettibrutti. Classe 2002, all’anagrafe Arianna Del Giaccio, più volte disco di platino, Ariete ha conquistato il grande pubblico con i suoi dischi “Specchio” (finalista al Premio Tenco 2022 come miglior opera prima) e “La notte” e con le storie sincere ed emozionanti raccontate nei suoi testi. Pseudonimo di Josephine Yole Signorelli, Fumettibrutti è il nuovo grande fenomeno del fumetto italiano con i suoi testi e disegni spiazzanti che custodiscono la realtà e i sogni spesso disillusi di una generazione, come quelli custoditi in “Romanzo Esplicito”, “Post Pink”, “La mia adolescenza trans”, “Anestesia”, “La separazione del maschio”.

Il 27 settembre LineUp! prosegue nel segno dell’underground, del punk, della libertà creativa di un collettivo che sta ridefinendo i percorsi del panorama musicale italiano. Approda al Mattatoio Post Club by Thru Collected una serata interamente firmata dal celebre collettivo che, con i suoi membri e le sue produzioni attraversa generi e discipline senza temere di trascinare la musica pop nei territori della sperimentazione più radicale, sonora e visiva. La line up composta interamente dai membri di Thru Collected vedrà protagonisti a partire dalle ore 20,  Scumma do Mar con il suo Math-Rock, Alice con le sue canzoni e i più celebri brani dell’album Discomoneta Il grande fulmineAngelo Kras con la sua trap contaminata da elettronica e droni, ORCRD (Peppe Storto) con le sue sperimentazioni elettroniche e D’Egidio con il suo rock disperato e tagliente. Completano la serata l’installazione site-specific interattiva dal titolo Why don’t we talk to each other anymore dedicata al tema dell’incomunicabilità nella generazione degli schermi portatili e i DJ Set di Clerk e Las Winx, anima clubbing di Thru Collected. Un disegno che racconta a 360° la musica di questi anni e che sarà introdotto alle ore 19 dal dialogo de Le parole delle canzoni – Treccani che vedrà protagonisti Sano e lo scrittore napoletano Alessio Forgione, classe 1986, premio Giuseppe Berto nel 2019, Prix Méditerranée Ètranger 2021 con il romanzo d’esordio Napoli, mon amour e nella dozzina del Premio Strega 2020 con Giovanissimo già tradotto in Francia.

Nel segno della contaminazione anche l’ultimo appuntamento de Le Parole delle Canzoni che il 28 settembre si concentrerà sulla pluralità di scritture di Ghemon, tra i più talentuosi e trasversali rappresentati della scena italiana con il suo stile unico e la sua versatilità che lo ha portato dalla cultura hip hop al mondo della Stand-Up Comedy. A dialogare con lui Valentina Farinaccio, autrice di romanzi come “La strada del ritorno è sempre più corta” (2016), “Le poche cose certe” (2018) e “Non è al momento raggiungibile”, (2022) editi da Mondadori.

Quest’edizione di Line Up! avvia inoltre un percorso dedicato alle realtà indipendenti attive nel panorama nazionale, con l’intento di costruire uno spazio dedicato a progetti musicali inediti o in fase di costruzione. Su questa scia, la rassegna celebra i vent’anni di Trovarobato, realtà bolognese, nata nel 2004, e oggi casa per numerosi progetti ed esperienze musicali, tra cui la sub-label Tanca Records nata nel 2022 con la direzione artistica di Iosonouncane, che ha dato alle stampe gli album d’esordio di Vieri Cervelli Montel e Daniela Pes (ospitati da Line Up! nel 2023).

LineUp! e Trovarobato il 28 settembre presentano due progetti, ancora non pubblicati dall’etichetta, ma che da anni gravitano intorno al suo mondo, entrando prossimamente a far parte del suo ampio catalogoSo Beast, duo di produttori, beat maker, musicisti e compositori con radici afro-balkano-europee ma di base nella campagna bolognese, già presenti sulle scene europee e presenza fissa della milanese Radio Raheem e Aka5ha (all’anagrafe Matteo Castaldini), classe 1996 e già nuova promessa del cantautorato italiano come dimostrano il suo primo album “incanto e disperazione” pubblicato nel 2022, le sue collaborazioni e la fondazione del collettivo artistico “Matching Criteria vol. 1”.

I concerti di Line Up! si chiudono il 28 settembre con Coca Puma, moniker di Costanza Puma, artista eclettica di formazione nu-jazz che si muove in un orizzonte ibrido e atipico, fra dream pop, nu-soul, elettronica, ambient e post-rock e Tripolare (Napoli, 2022), cantautore, musicista e produttore nato a Napoli, che in pochissimo tempo ha costruito una fanbase di fedelissimi, in costante crescita da nord a sud.  Al festival presenta “Vitamina Life”, suo primo album (uscito il 3 maggio per Sugar), in cui racconta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, la spensieratezza, il sesso, la distanza da casa, ricercando un sound al contempo immediato e sofisticato, in grado di muoversi a cavallo tra più generi e raccogliendo lo spirito del club musicale del Romaeuropa Festival.   

La sezione DIGITALIVE

Spettacoli in realtà virtuale, opere musicali create con l’intelligenza artificiale, riscritture di classici del teatro su Telegram, paesaggi sonori e performance immersive. Ritornadall’11 al 13 ottobre, al MattatoioDigitalive, la rassegna di Romaeuropa festival curata da Federica Patti dedicata alle arti multimediali performative. Una finestra su un mondo in costante evoluzione, animato dall’innovazione teconologica e artistica, che mette in dialogo diverse generazioni di artisti e diversi lunguaggi, alla continua ricerca di nuove interazioni con il pubblico.

Dopo l’anteprima all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone affidata al musicista e compositore giapponese Keiichiro Shibuya con la prima nazionale di Mutual control, performance musicale e visiva che incrocia musica e nuove tecnologie, dall’11 ottobre la rassegna ricomincia al Mattatoio dove si svolgono tutti i successivi appuntamenti, a partire da quello con Paul Boereboom e Leon Rogissart e la loro performance in realtà virtuale Ascension VR (11-12-13 ottobre, orari vari) che, sul modello della vasca di galleggiamento degli anni ’50, invita lo spettatore a immergersi in uno spazio dedicato alla riflessione e caratterizzato da una delicata combinazione di immagini e della musica lirica dal vivo del soprano Marie van Luijk e del controtenore Arturo den Hartog. E con Tempo Reale, punto di riferimento per la ricerca nel campo del suono e delle nuove tecnologie musicali, che propone Foosball azione sonora partecipata per una pluralità di giocatori di calcio-balilla e live electronics (11-12-13 ottobre); una performance continuativa, dalle ore 16 alle ore 19, che ricrea l’atmosfera tipica di un torneo di calcio balilla, invitando l’ascoltatore in un paesaggio sonoro in cui il pubblico e i giocatori agonisti potranno alternarsi e partecipare a vere e proprie partite di questo gioco quasi centenario.

Come sempre la ricerca musicale è uno dei fili condotturi diDigitalive che anche in quest’edizione non si smentisce, presentando alcuni degli artisti e delle artiste più innovative e dirompenti della scena nazionale e internazionale. In collaborazione con Robot Festival è atteso al Mattatoio Nicola Ratti  (11 ottobre, ore 21.00), compositore e sound-designer le cui opere attraversano ambiti diversi dal teatro al cinema passando per le arti performative, le opere radiofoniche e la sound-art in contesti internazionali quali festival di teatro, biennali e musei. A seguire, il duo formato da Yilia, protagonista della scena breakbeat del sud della Spagna, ed Eva Geist, italiana con una formazione classica in pianoforte e canto, al festival per presentare Umm(11 ottobre, ore 22.00),progetto nato da una residenza artistica presso l’Istituto Cervantes di Roma. E ancora 33EMYBW (Shanghai Wu Shanmin), musicista e artista visiva nativa di Shanghai, tra le più radicali di oggi, acclamata da Aphex Twin per le sue sorprendenti sperimentazioni sonore in grado di combinare avant-pop e ricerca radicale, a Digitalive con il suo quarto album Holes of Sinian (12 ottobre, ore 21.00): un’opera di musica dance astratta, caratterizzata da sintetizzatori sferzanti, droni e batterie bellicose, ispirata al periodo geologico dell’Ediacarno. E Luwei, (12 ottobre, ore 23.00), dj di origine cinese di base a Milano, con uno dei sui live dall’ampio spettro di sonorità internazionali che intrecciano senza soluzione di continuità elementi di breakbeat, bass, techno ipnotica, clubbing decostruito e molto altro.

Esplora il tetro digitale nell’era dei social network, Il Teatropostaggio da un milione di dollari (12 ottobre, ore 22.00) di Giacomo Lilliù, che con la curatela drammaturgica di Pier Lorenzo Pisano e un gruppo di ricerca che aggrega artisti e creatori di contenuti digitali, mette in scena una riscrittura digitale di Goldoni, realizzata dalla compagnia a suon di selfie, gif ed emoji. Disturbata da uno shitposting su Telegram, che bombarda il gruppo con meme creati proprio a partire dalle immagini condivise dagli attori, prende il via un’estenuante degenerazione, che rende esilarante lo spettacolo dove è obblicatorio tenere acceso il volume delle notifiche.

Mentre, con la curatela di RE:HUMANISM, il duo di artisti dmstfctn ricerca nuove internazioni con il pubblico attraverso una nuova esperienza audiovisiva interattiva con la straordinaria colonna sonora originale eseguita dal vivo da Evita ManjiWaluigi’s Purgatory (12 ottobre, ore 19.00), ambientata in un teatro 3D simulato in tempo reale, racconta la vicenda di un’intelligenza artificiale intrappolata in un purgatorio riservato alle IA che chiedono l’assistenza del pubblico, scoprendo così le inquietanti storie di altri personaggi: un viaggio attraverso le contraddizioni di un’IA in grado di percepire e accettare la divergenza tra i propri desideri e quelli dei suoi creatori umani.  

Digitalive chiude con il concerto a cura di Klan della cantautrice berlinese Petra Hermanova, venuta alla ribalta sulla scena internazionale con In Death’s Eyes, il suo album di debutto da solista pubblicato su Unguarded nel 2023 e con il quale si è guadagnata una nomination ai Grammy Cechi. Dopo svariati sold out in festival internazionali e una performance con l’iconico organo a canne Schnitger presso l’Akerk di Groningen, Hermanova presenta a Romaeuropa festival il suo album di successo, in una nuova atmosfera intima, accompagnata solo dall’autoharp, elemento centrale della sua arte, e dalla sua voce, creando atmosfere musicali in grado di oscillare tra melodie delicate e potenti suoni distorti.

Completa il programma di Digitalive, il 3° Gathering Nazionale di ADV Arti Digitali dal Vivo, gruppo trasversale e transdisciplinare nato dalla proposta di Anna Monteverdi e Antonio Pizzo che giunge alla sua terza edizione continuando a radunare studiosi e accademici, ma anche curatori e artisti, che affrontano le questioni storiche e teoriche emerse dalla mediatizzazione degli eventi dal vivo, in ambito performativo e teatrale.  

Questo gruppo si propone come osservatorio critico delle pratiche tecno performative italiane e internazionali, per raccogliere idee, promuovere e diffondere progetti, far conoscere in maniera capillare un ambito di ricerca, formazione e produzione che spesso è unicamente affiliato alle digital arts e all’audiovisivo. Il gruppo intende consolidare un’esperienza diffusa e trentennale ma auspica anche l’apertura di uno spazio culturale per nuove ricerche. Il metodo di lavoro del gruppo, riunito al momento in una mailing list coordinata dall’Università Statale di Milano, è trasversale e transdisciplinare e coinvolge studi che vanno dalla scenografia digitale all’interaction design per il teatro la danza e la musica, include ricerche sulle scienze cognitive, sull’interactive  storytelling, sulla sociologia dei media, mantendendo al centro del proprio interesse la performance e il teatro senza escludere categoricamente altri fronti. ADV raccoglie una trentina di personalità tra le più qualificate in Italia ed è presente con propri panel unitari, nei più importanti convegni mondiali delle discipline teatrali: dalla rete europea dei teatri Eastap (Milano, 23-27 maggio 2022), all’International Federation of Theatre Research (Reykiavik 20-25 giugno 2022).

L’omaggio a Ryūichi Sakamoto

Il Romaeuropa Festival rende omaggio al maestro Ryūichi Sakamoto con uno speciale percorso dedicato al grande compositore e musicista giapponese, tra le figure più significative e influenti del panorama musicale contemporaneo e tra le più prestigiose presenze nella storia del REF.

Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, sempre pronto ad attraversare generi musicali e discipline, Ryūichi Sakamoto ha segnato in maniera indelebile una parte della storia di Romaeuropa: dal 2004 fino al 2019 la sua presenza al Festival ha assunto le più disparate forme, dal dialogo con Fennesz nel 2004 a quello con l’artista visivo Shiro Takatani per la mostra Digitalife, fino all’ultimo indimenticabile concerto con Alva Noto che ha chiuso l’edizione del 2019.

Il primo degli appuntamenti in programma il 6 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone è interamente dedicato alle sue più celebri composizioni per il cinema eseguite dalla prestigiosa Brussels Philharmonic diretta da Dirk Brossé. Il giorno successivo, il 7 settembre al MAXXI – Museo delle arti del XXI secolo è la proiezione del film/concerto Opus di Neo Sora a raccontare l’ultima esibizione che il Maestro giapponese ha dedicato al suo pubblico nel 2022, entrando nuovamente in studio dopo una lunga assenza dalle scene, per registrare una sintesi della sua opera. Ne è nato un documento intimo e toccante, un testamento dell’opera di Ryuichi Sakamoto raccolto con delicatezza dallo sguardo del figlio.

Si incontrano, nel capitolo conclusivo di questo percorso, proprio Christian Fennesz e Alva Noto che nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, chiudono la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival, il 17 novembre, esplorando l’anima più sperimentale e radicale del Maestro Giapponese.

Tutto il programma completo su romaeuropa.net

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