Ad Ancona prenderà vita il Museo delle Civiltà del Mare Adriatico

A firmare il nuovo museo ad Ancona, che sarà allestito tra 2025 e 2026, sarà il maestro Dante Ferretti. Molte le figure coinvolte nel progetto

Ad Ancona si è appena conclusa la Festa del Mare e già si guarda oltre. Proprio nel corso della manifestazione è stato infatti annunciato un nuovo progetto che, tra arte, storia e cultura, prenderà forma nella città marchigiana e che avrà tra i suoi protagonisti il maestro Dante Ferretti, ospite principale dell’edizione della Festa. Si tratta del CI.M.A, il Museo della Civiltà del Mare Adriatico, che verrà realizzato ad Ancona entro il 2026.

Il progetto ad Ancona sarà firmato Dante Ferretti

Vincitore di tre premi Oscar, Ferretti ha lavorato con registi del calibro di Pasolini e Fellini, ma anche Martin Scorsese, Brian de Palma e Tim Burton, oltre ad aver collaborato con Umberto Eco per le scenografie de Il nome della rosa. Scenografo di portata internazionale, Ferretti ha quindi acconsentito alla proposta di Università e Comune di Ancona di mettere a disposizione la propria arte e la propria storia per la creazione di un nuovo polo culturale attorno alla sua opera, in virtù del legame che lo unisce ad Ancona e al Mare Adriatico, anche grazie alla sua amicizia con Valeriano Trubbiani e Federico Fellini.

Ciò ha rappresentato il primo passo per progettare un concept museale innovativo, diverso dai tradizionali musei dedicati alla storia locale e delle marinerie. Il Museo delle Civiltà del Mare Adriatico connetterà infatti la narrazione della dimensione marittima con i suoi contenuti naturalistico, sociale, economico e culturale. Il tutto nel segno della celebrazione dell’arte del maestro marchigiano, andando così a costituire un vero e proprio unicum a livello nazionale e internazionale. Il CIMA, infatti, non solo è il primo museo dedicato alla civiltà del Mare Adriatico, ma potrà offrire anche un’esperienza di visita immersiva e poliedrica. Il primo passo verso il museo permanente, che sarà allestito tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, sarà una mostra alla Mole Vanvitelliana, prevista per il 2025.

Anche le università in campo per il nuovo museo

Accanto al maestro Ferretti, sono molti gli attori in campo nel progetto. Tra questi, il sindaco della città Daniele Silvetti, gli assessori Daniele Berardinelli e Marco Battino, il professor Paolo Clini di UnivPM, il parlamentare Carlo Ciccioli, coinvolto per valutare il possibile inserimento di questa progettazione all’interno dei percorsi europei, e Alessandra Panzini, responsabile della società Marchingegno, esperta in strategie culturali per il territorio. Tra gli enti coinvolti figurano invece l’Università Politecnica delle Marche, l’Università La Sapienza di Roma, la società Marchingegno.