“Le 10 Porte del Futuro”, la mostra diffusa lungo le Mura Aureliane

"Le 10 Porte del Futuro" è un'iniziativa di Spazio Taverna che porta l'arte contemporanea lungo il tracciato più ampio della Capitale

Prenderà il via lungo le Mura Aureliane un nuovo progetto espositivo lanciato da Spazio Taverna. Pensata come una mostra diffusa, Le 10 Porte del Futuro prevedono altrettanti stendardi realizzati da altrettanti artisti e studi d’architettura – selezionati da Warehouse of Architecture and Research – disposti su ciascun varco della città, da Porta Flaminia a Porta Portese. Ma non è la prima volta che il monumento più grande della Capitale, un tracciato di 19 chilometri realizzato dall’imperatore Aureliano alla fine del III secolo a.C., diventa protagonista di iniziative legate all’arte contemporanea. Era infatti il 1974 quando, in occasione di Contemporanea, la grande mostra curata da Achille Bonito Oliva, l’artista Christo impacchettò Porta Pinciana.

Ripercorrendo la sintonia con la manifestazione artistica del 1974 anche con Energie Contemporanee, la mostra ospitata nel sito del Gazometro di Roma Ostiense e inaugurata a inizio giugno, Spazio Taverna storicizza l’intervento degli artisti e degli architetti, inserendo l’iniziativa sulla scia della grande arte del secolo scorso. Gli interventi, presentati il 27 giugno, accendono i riflettori su un monumento che ha attraversato la storia di Roma, tanto simbolicamente quanto da un punto di vista strettamente urbanistico. «Le dieci porte sono tutte differenti ed indicano orizzonti vicini e lontani, drammatici o rassicuranti, per ripristinare il senso arcaico degli accessi alla città antica», spiega Marco Bassan. Rappresentano quindi un elemento di separazione e, allo stesso tempo, l’unica modalità di connessione tra esterno e interno.

Per ciascuna porta, un artista e uno studio di architettura. Si comincia con Associates Architecture da Numero Cromatico a Porta Flaminia e si prosegue poi a Porta Pinciana con Atelier Remoto & Flavia Saggese e Andrea Mauti, Porta Pia con Warehouse of Architecture and Research e Lulù Nuti, Porta Labicana (Maggiore) con Martina Baratta e Federica Di PietrantonioPorta San Giovanni con homu e Diego Miguel Mirabella, Porta Metronia con Andrea Tabocchini Architecture e Leonardo MagrelliPorta Latina con cortese mazza e Alice Paltrinieri, Porta San Sebastiano con Francesca Mirone e Guglielmo Maggini, Porta San Paolo (Ostiense) con ISTMO Architecture e Francesca Cornacchini, per poi concludere l’itinerario a Porta Portese con lo studio Michalski & Wagner e Giulio Bensasson.

Le opere saranno esposte fino al 26 agosto 2024.

info: spaziotaverna.it

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