L’istituzione di Londra ha intenzione di rinnovarsi e riscrivere la storia della museologia contemporanea: il British Museum ha infatti indetto un concorso internazionale suddiviso in due fasi e rivolto agli studi di architettura di tutto il mondo. Un progetto ovviamente all’insegna del green e della sostenibilità con le candidature accettate fino al 21 giugno 2024 e sottoposte a una accurata giuria che le selezionerà attentamente: l’architetta Yvonne Farrel e Shelley McNamara e Meneesha Kellay, Mahrukh Tarapor, Sarah Younger, Mark Jones e Nicholas Cullinan, insieme ai rappresentanti del consiglio del British Museum Tracey Emin, Charlie Mayfield e Alejandro Santo Domingo.

L’edificio del British Museum è stato progettato a partire dal 1823 dall’architetto Sir Robert Smirke: «una struttura che avrebbe dovuto rispecchiare la meravigliosa collezione custodita al suo interno». Completato poi nel 1852, complessivamente lo stile emula l’architettura greco-classica, con frontone triangolare e ampli gradini. Ovviamente, tra i requisiti imprescindibili per la scelta del progetto vincitore del nuovo concorso, vi è quella di essere in grado di coniugare l’animo antico del museo con una nuova veste contemporanea.


Come infatti ha dichiarato il presidente dell’istituzione britannica, George Osborne, l’obiettivo è «la ricerca di pratiche architettoniche che abbiano l’immaginazione, la compassione e la visione giusta per aiutarci a ricostruire e rinnovare una delle gallerie più famose del museo, in cui si trovano le sculture dell’antica Grecia, Roma e Mesopotamia».