L’Odissea cancellata di Isgrò, a Pompei un mare di cancellature

La VII edizione del Theatrum Mundi di Pompei dal 13 al 15 giugno, celebra un grande artista che porta «un testo cancellato per un paese cancellato»

Emilio Isgrò arriva al Teatro Grande di Pompei dal 13 al 15 giugno 2024 con lo spettacolo Odissea cancellata, realizzata grazie alla regia di Giorgio Sangati. Si tratta di una rilettura dissacrante ed ironica del celebre poema omerico, di un Ulisse che intraprende un viaggio che non ha né inizio né fine, intrappolato nelle sue stesse paure: un antieroe volubile e incerto, cerca di comportarsi da eroe ma non ci riesce: è quasi la caricatura di sé stesso.

«Attorno al protagonista si agita un bizzarro e inquietante coro di “nani”, in cui non è difficile riconoscere un’umanità ridotta ai minimi termini. Di tanto in tanto fugaci apparizioni spettrali: Penelope, Nausica, Circe e Polifemo sotto forma di sogni, incubi o allucinazioni arrivano da lontano a visitare o torturare Ulisse, riscrivendo la loro storia, senza censure».

Isgrò a Pompei cancella Omero, riducendo il suo poema al grado zero: si torna all’origine delle origini, una attesa eterna e incessante: «non vana attesa del nulla ma attesa attiva, che si fa viaggio, ricerca, cammino, sciogliendo le vele dell’entusiasmo della scoperta, nella consapevolezza lucida che dal mare, alla fine, non tornano dèi, flotte invincibili, leader carismatici; il mare restituisce invece uomini fragili, facili al pianto e allo scoramento, profughi in un mare di mezzo – sinonimo di male – che tuttavia a volte riesce perfino a unire».

«Un po’ di anni fa, quando scrissi l’Odissea cancellata, non sapevo come e quando quest’opera sarebbe stata rappresentata» – ha dichiarato il maestro delle cancellature – ben conscio di ciò che sarebbe potuto succedere, affermando che «una certa opinione critica allineata, benché fortemente inserita nel clima delle neoavanguardie, considerava “reazionaria” la parola in nome di un teatro d’immagine o di gesto che allora imperversava di qua e di là dall’Oceano.»

info: Teatro Grande