Sotheby’s apre in grande la sua stagione primaverile. Dopo i risultati confortanti ottenuti a Parigi e Londra, come pure per Christie’s, l’auction house guidata dal miliardario franco-israeliano Patrick Drahi ha battuto all’asta di New York un dipinto di Monet per quasi 35 milioni di dollari.
Si tratta di Meules à Giverny, tra gli esemplari più costosi della serata newyorkese. L’opera, realizzata dal maestro dell’impressionismo nel 1893, è stata venduta «in una guerra di offerte di otto minuti» per 34,8 milioni di dollari, come ha affermato un portavoce di Sotheby’s. L’asta si è svolta nella sede newyorkese della casa d’aste, a Manhattan, oltre che online e per via telefonica, e ha riguardato una cinquantina di dipinti di arte moderna dal valore complessivo di 235 milioni di dollari.
L’opera di Monet ha guidato la serata del 15 maggio da Sotheby’s. Il dipinto, che era stato valutato intorno ai 30 milioni di dollari, è uno degli ultimi esemplari in cui l’artista ha rappresentato i covoni, proseguendo e innovando quella tradizione pittorica che aveva come soggetto principale la campagna francese. Meules à Giverny è arrivata sul mercato da un’importante collezione, quella dell’artista americano Dwight Blaney, che acquistò l’opera a Parigi nel 1895, per poi portarla negli USA e concederla in prestito a diverse istituzioni museali, prima tra tutte il Museum of Fine Arts di Boston.
Accanto all’opera di Monet, un altro esemplare venduto all’asta a un prezzo record è stato Les Distractions de Dagobert dell’artista anglo-messicana Leonora Carrington (1917-2011), battuto a 28,5 milioni di dollari.