Reinterpretare l’antico: al Colosseo un’insolita mostra immersiva

Abiti e accessori provenienti dagli archivi di preziose maison esposti al Parco archeologico del Colosseo in un eterno dialogo con il contemporaneo

RARA AVIS Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane è il titolo dell’esposizione realizzata fino al 21 luglio nelle Uccelliere Farnesiane del Palatino. La mostra è curata da Sofia Gnoli con l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo. La curatrice ha dichiarato l’intento di «far vivere ai visitatori un’esperienza di stupore, come se si immergessero in un piccolo cosmo strabiliante». Il percorso si dirama entro due padiglioni, pensati proprio come piccole Wunderkammer, ed è stato suddiviso in tre sezioni: Il Mito, Caleidoscopiche Visioni e Le ALI, irreALI, reALI. La alata fantasia della ‘mitica’ Anna Piaggi, giornalista e scrittrice, che riporta accessori della sua eccentrica collezione, tra cui una borsa gabbietta con canarini.

Dal meraviglioso abito bianco in tulle di Maria Grazia Chiuri per Christian Dior all’abito cigno di Alexander McQueen per Givenchy, passando per le rivisitazioni di Dolce&Gabbana, Thierry Mugler, Donatella Versace, Alessandro Michele per Gucci, Jean-Paul Gaultier ma sopratutto non solo moda. Il fil rouge che unisce la mostra infatti è il fascino che gli uccelli hanno da sempre esercitato sulla nostra cultura, sul mito, sulla religione ma anche nell’iconografia artistica.

Basti pensare all’Antico Egitto, dove la divinità Thot (dio della sapienza) era raffigurato sotto forma di ibis sacro. O ancora, simbolo emblematico nei mosaici paleocristiani fra innocenza e spiritualità, libertà, solitudine e anche presagio di morte nei dipinti rinascimentali. Addirittura metafora figurativa attraverso cui Paul Valery identificava il genio Leonardo da Vinci, terminando il suo saggio Introduzione al metodo con l’immagine letteraria di un Leonardo che proprio come un uccello, riesce a volare. E poi, il celebre Campo di grano con corvi di Van Gogh, con il funereo turbinare dei volatili e una luminosità che sembra quasi soccombere.

Alfonsina Russo, archeologa esperta di cultura romana antica e direttrice del parco, ha spiegato che questo insolito progetto, più che in altri casi, «conferma la volontà del Parco archeologico del Colosseo di vivificare i suoi importanti complessi architettonici con eventi culturali che traggano la loro ispirazione dal genius loci, in dialogo con le energie creative che progressivamente emergono dalla società civile». Un tentativo – ben riuscito – di contemporaneizzazione dell’antico in un eterno e prezioso dialogo nel presente, fra passato e futuro.

Dal 24 aprile al 21 luglio 2024
Parco Archeologico del Colosseo
info: colosseo.it

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