Fori Imperiali, lo studio Labics firmerà la nuova passeggiata archeologica

Ad annunciarlo è stato il sindaco Gualtieri. Con un costo stimato di quasi 19 milioni di euro, il progetto vuole creare nuovi legami urbani

Il concorso era stato indetto lo scorso ottobre, e le candidature presentate sono state in totale 23. A vincere, il progetto di Labics, studio romano di architettura e pianificazione urbana di Claudia Clemente e Francesco Isidori, già titolare della trasformazione in chiave sostenibile e tecnologica dell’Arena del Colosseo. Per la Nuova Passeggiata Archeologica, Labics ha pensato a un anello pedonale che crei maggiori connessioni tra l’area dei Fori Imperiali e i rioni circostanti. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. Con la vittoria, lo studio Labics si è aggiudicato un premio di 135mila euro, mentre 100mila andranno a ciascuno studio o architetto rientrato nella top 5.

Con un costo stimato di 18,8 milioni di euro, il progetto vincitore prevede la realizzazione di un anello pedonale che, a sua volta, riprende l’idea della Passeggiata di fine Ottocento del ministro Baccelli. Lo scopo della Nuova Passeggiata Archeologica consiste nel restituire l’area dei Fori Imperiali alla città, reintegrandola nella rete urbana da una parte, rendendola più accogliente dall’altra. «L’obiettivo – ha spiegato Gualtieri – è quello di restituire visibilità a un’area strategica e centrale della storia di Roma, senza stravolgerla. Una sfida complessa». «I Fori Imperiali – ha continuato il sindaco – saranno al contempo una bella prospettiva sull’area archeologica, ma anche un luogo dov’è piacevole stare, grazie a un percorso che, mentre agisce come congiunzione, stabilisce una qualità dello spazio».

Oltre a ricollegare l’intera area archeologica di Roma e a creare connessioni con la città moderna, il progetto di Labics intercetterà anche altri percorsi urbani, come quello ciclo-pedonale di via di S. Gregorio, di via dei Cerchi, di via di S. Teodoro e del Colle Capitolino. In più, avendo il proposito di rendere abitabile la zona dei Fori Imperiali, lo studio ha conferito un ruolo chiave all’aumento dei servizi nell’area, dagli spazi verdi a quelli pedonali, dalle balconate ai percorsi sopraelevati.

«Siamo contenti del risultato – ha sottolineato Francesco Isidori – vista la complessità del progetto abbiamo messo insieme diverse competenze, come Orizzontale, Open Fabric, lo studio di ingegneria BuromilanGo Mobility. E abbiamo potuto contare anche sulla consulenza dell’architetto Alessandro Viscogliosi, di Mario Nanni per la luce, di Ludovico Pratesi per l’approccio alla curatela artistica». «Si tratta, dunque, – ha aggiunto – di un lavoro corale, di un progetto che si compone di tanti tasselli, seguendo però il fil rouge del racconto e della comprensione dei luoghi. Vogliamo aiutare la comprensione di un palinsesto che ha visto sovrapporsi diverse tracce, e per questo abbiamo cercato di tenere insieme tutti questi segni storici, al contempo con l’idea di restituire il luogo alla città. I Fori Imperiali dovranno tornare a essere un luogo accogliente, con aree ombrose, spazi dove poter sostare».

I lavori dovrebbero iniziare a settembre. «Qualcosa potrebbe essere pronto già prima del Giubileo», ha dichiarato il sindaco di Roma. Accanto alla vittoria di studio Labics, si sono posizionati dal secondo al quinto posto Grazzini TonazziniLuigi FranciosiniPietrolucciEugenio Cipollone con Sandstrøm Christensen.