MIA Photo Fair: tutte le novità dell’edizione 2024

Con il tema "Changing", MIA Photo Fair avrà una nuova direzione artistica e un diverso comitato scientifico. Non solo: cambia anche location

Un mese all’insegna dell’arte, aprile. Oltre all’avvicinarsi della Biennale, che inaugurerà il 20, a Milano si svolgeranno due grandi eventi fieristici: accanto a miart, si prepara anche MIA Photo Fair, la fiera internazionale d’arte dedicata alla fotografia in Italia, che aprirà al pubblico con grandi novità.

Alla sua tredicesima edizione, MIA Photo Fair si presenterà in una nuova veste. La manifestazione si svolgerà infatti in una nuova sede milanese, Allianz MiCo, dall’11 al 14 aprile 2024. Ma i cambiamenti non si fermano qui, perché l’edizione in arrivo conta anche una nuova direzione artistica, affidata a Francesca Malgara. Fil rouge di MIA Photo Fair 2024, il tema Changing, presupposto per affrontare nel corso della manifestazione questioni come il cambiamento climatico e la trasformazione sociale, spaziando dai diritti civili agli avanzamenti tecnologici e ai mutamenti economici.

«Changing – ha spiegato la nuova Artistic Director Francesca Malgara – significa cercare coraggiosamente un’alternativa alla situazione crisi generale che ai nostri tempi tocca la sfera personale, politica ed economica mondiale». «Il mio desiderio – ha continuato – che mi auguro sia condiviso anche dai nostri ospiti e dalle gallerie, è che gli espositori progettino i loro stand come vere e proprie mostre che attivino il cambiamento, concentrandosi sulla centralità della persona, il rispetto per l’ambiente e per la biodiversità, sulla responsabilità del singolo, la valorizzazione del femminile, del dialogo tra le parti e la forza della comunità».

«Il cambiamento è al centro dell’attenzione di tutti e MIA è un contesto ricco di spunti da cui partire per costruirlo, perché la fiera sia il luogo in cui arte e consapevolezza siano attivatori di mercato ma anche di valori, a disposizione di chi desidera concorrere al cambiamento verso una realtà migliore di quella che stiamo vivendo», ha concluso Malgara. Il tema portante della nuova edizione si riflette nell’identità visiva della fiera, la cui immagine iconica ha preso il titolo di Alterazioni prospettiche, un graphic-concept risultato di una sovrapposizione in camera 3D di filtri smerigliati da cui sono state ricavate fotografie digitali che alterano la parola MIA. Una vera e propria metafora visiva, realizzata da Alessandro Prepi Sot e Dario Pianesi di Hapto Studio a Milano, che vuole rappresentare con un’immagine l’approccio di MIA Photo Fair al cambiamento.

«Un’edizione 2024 che oserei definire attivista – ha invece affermato Ilaria Dazzi, Exhibition Director di MIA Fair – nel senso di un salone che prende posizione, si apre sempre di più alla contemporaneità e alle sfide che siamo chiamati ad affrontare come singoli e come umanità. Vogliamo provare a riflettere su questioni epocali come il cambiamento climatico così come i temi legati ai diritti civili». «La fotografia – ha aggiunto – rappresenta un potente strumento di narrazione rispetto a questi argomenti, che ci proponiamo di raccontare attraverso progetti fotografici di valore, che sappiano andare in profondità. Un salone che sempre di più miri a essere anche un laboratorio di pensiero e cultura, dove poter immaginare il futuro attraverso la fotografia».

Tra le novità dell’edizione 2024, anche il cambiamento del Comitato Scientifico, composto da Domenico de Chirico, Emanuela Mazzonis e Rischa Paterlini, oltre che da Francesca Malgara. Il Comitato Scientifico ha scelto i progetti espositivi, distribuiti nelle varie sezioni della fiera. Tra queste, la Main Section, che ospiterà gallerie affermate con opere unite da un filo conduttore comune, e la Beyond Photography – Dialogue, sezione a cura di Domenico de Chirico e dedicata al confronto tra fotografia e altri mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura. Infine, la sezione Reportage Beyond Reportage, curata da Emanuela Mazzonis di Pralafera, metterà in luce le diverse sfumature del reportage, dalla fotografia documentaria al fotogiornalismo o alla street photography, oltre a includere uno speciale focus su un paese, a sua volta a cura di Rischa Paterlini, che analizzerà l’incontro tra Oriente e Occidente.

info: miafair.it