Eugenio Tibaldi rappresenterà l’Italia alla prima Biennale di Malta

Eugenio Tibaldi sarà a Malta con il Padiglione Italia. La manifestazione artistica debutta con una prima edizione dal 13 marzo al 31 maggio

Eugenio Tibaldi, in occasione di questa prima Biennale maltese, ha realizzato un nuovo lavoro dal titolo Informal Inclusion, curato da Francesca Guerisoli e Nicolas Martino. La sede del Padiglione Italia sarà a Kalkara presso Villa Portelli, antica dimora storica recentemente restaurata. L’intento del progetto è quello di esplorare le infinite dinamiche dell’inclusione, attraverso luoghi che in realtà sono marginali e circoscritti, proprio come i confini della sede espositiva. Gli spazi della villa vengono decostruiti e privati della loro temporalità, quasi eternizzati: nessun tempo ha più dignità dell’altro, ma si mettono invece in luce i tempi delle varie vite che la hanno attraversata negli anni.

Eugenio Tibaldi esplora le tematiche dell’immigrazione, della cultura contemporanea e dell’economia, indagando le interconnessioni che si instaurano fra queste realtà, talvolta più fragili di quanto si pensa. L’installazione rimanda al rapporto contrastante tra bene e male, cercando di far emergere storie nascoste – come la rivelazione della violenza coloniale contemporanea legata ai processi migratori – e svelando quindi i traumi di una storia che spesso viene rimossa.

Informal Inclusion intende creare consapevolezza sulla storia attuale dell’Europa e del Mediterraneo, attraverso la coscienza di chi riconosce e comprende l’importanza della marginalità. L’artista torinese concentra tutta la sua ricerca sull’estetica marginale, in continuità con le tematiche di questa Biennale. La poetica del margine è per lui una profonda analisi sulle dinamiche che governano tutto ciò che al margine in realtà si trova: un brivido di instabilità che rende viva la sua arte, nel momento in cui talvolta l’immobilità di un punto centrale, non è poi così intrigante.