Annie Lebovitz e IKEA insieme alla Parigi Fashion Week

Annie Lebovitz e l'azienda svedese presenteranno "Life at Home" una mostra fotografica che indaga sul concetto di casa e su quello di famiglia

Annie Lebovitz, fotografa statunitense e icona mondiale, non appena ha annunciato la sua collaborazione con IKEA, in occasione della Parigi Fashion Week, ha generato molta curiosità e non poche aspettative. Verrebbe da chiedersi infatti cosa possano avere in comune l’azienda multinazionale svedese e una fotografa delle celebrities. In realtà, la mostra Life at Home, in programma a Parigi dal 29 febbraio al 3 marzo, è un progetto che ben si adatta allo stile unico e coinvolgente di Annie Lebovitz, che è anche la prima artista residente di Ikea. La stessa fotografa ha definito questa partnership come un vero e proprio «progetto da sogno».

Life at Home non è una semplice mostra di fotografia ma una approfondita ricerca che ha coinvolto 7 paesi del mondo – tra Giappone, Inghilterra e anche Italia – per produrre una serie di 25 ritratti sulle miriadi di sfumature della vita domestica. Nessun set già preparato, nessuno stilista, nessuna luce predisposta e nessun trucco per la Lebovitz, sicuramente abituata a un tipo di lavoro differente. Una storia raccontata nella sua più semplice quotidianità in un racconto crudo di una normalità da cui spesso cerchiamo di fuggire, unica e mai banale. L’obiettivo degli scatti è quello di provare a ridefinire la rappresentazione della vita domestica nei media, che fin troppo spesso ricadono in ormai (visti e rivisti) stereotipi di genere. Annie Lebovitz è letteralmente entrata nelle case di queste persone, diverse per cultura, paese e religione, interrogandosi e indagando le diverse accezioni di significato di “casa” e di “famiglia”.

Si inizia dalla foto di Rockyatu Otoo, che dopo anni passati in giro per il mondo, torna nella sua casa di infanzia accorgendosi che non è necessario scappare e che lì può finalmente tornare a esistere. C’è poi la milanese Silvia Ragusa, che descrive la sua stanza come unico «posto felice»; ci sono laf Kamil e sua sorella Sarah, una nuova vita in Svezia, ma il cuore ancora in Iraq. E poi, la magica “casa aperta” dell’indiana Revathi Thangavelu, in ambienti che accolgono chiunque desideri fermarsi, tra memoria, esperienza e ricordi di vita.

Life at Home è un viaggio in mondi lontani eppure vicini, racchiuso in poco più di 20 scatti, che ci ricorda, in questa apparente divergenza culturale, che forse in India non vivono in maniera così tanto diversa rispetto alla Svezia e che Silvia Ragusa e Iaf Kamil possono avere moltissime cose in comune. Ma che sopratutto, in qualunque realtà si vada, famiglia equivale a casa, che una casa felice può essere ovunque e che famiglia è qualunque persona ti faccia stare bene.