La Venere degli Stracci di Pistoletto torna a Napoli

L'opera era stata distrutta a luglio da un rogo doloso dopo solo 15 giorni dall'inaugurazione. Ritorna esposta in un posto ancora top secret

La celebre Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto verrà esposta a Napoli in piazza del Municipio a partire dal 6 marzo. Si tratta di un evento speciale e pubblico, che vede la collaborazione dell’artista con l’associazione civica L’altra Napoli. L’annuncio è stato recentemente dato dal professor Vincenzo Trione, consigliere alla Cultura per l’arte contemporanea del sindaco di Napoli durante la presentazione del progetto del programma Napoli contemporanea. L’opera sarà ricostruita con la medesima altezza di 7 metri e l’intento è proprio quello di «far risorgere la Venere».

La precedente installazione è stata distrutta in un incendio doloso il 13 luglio 2023, che aveva fatto molto discutere, dopo solo 15 giorni dall’inaugurazione. Da qui la decisione di una sorveglianza 24 ore su 24, con una nuova collocazione non ancora svelata, tra circa tre mesi. Sarà un nuovo importante simbolo di generazione e rigenerazione per la città campana.

La scultura è una riproduzione di un’opera di Pistoletto risalente al 1967, che raffigura una copia in gesso della Venere di Milo con un cumulo di stracci colorati e di cui attualmente esistono diverse versioni. Rappresenta il legame tra antico e moderno e collocarla in una delle piazze principali di Napoli, significa attribuirgli un profondo contenuto sociale. Ancora una volta l’arte povera ci pone di fronte il problema del rapporto tra l’ambiente e una società iper-consumista e una dimostrazione che per poter generare bellezza, non sono necessari materiali preziosi.

«La nuova Venere rafforza la vocazione al contemporaneo di Napoli e si pone, dunque, all’interno di un programma più ampio che vuole essere un esempio di come costruire la città, trovando forme originali di rigenerazione urbana capaci di coinvolgere l’intera comunità, sempre nell’ottica dell’inclusione sociale senza dimenticare i fragili» ha affermato il primo cittadino.