Anji è una regione nel sud-est della Cina, famosa per le sue immense foreste di bambù. Alcune si estendono per oltre 60mila ettari, con più di 40 specie diverse. Un’area scelta come contea pilota per l’edilizia ambientalista ed ecologica del Paese, che ha vinto il Premio Habitat delle Nazioni Unite. Non stupisce quindi che il nuovo progetto per l’Anji Culture and Art Center sia concepito come “spazio di transizione” tra i peculiari ambienti naturali della regione, come il fiume e le montagne, e l’area urbana che sorge a est. Lo studio di architettura MAD Architects ha di recente avviato la costruzione del nuovo centro per la cultura e le arti, con un’apertura prevista entro il 2025: «Perseguiamo l’aura unica di questa regione e la integriamo nella vita di tutti i giorni», ha dichiarato Ma Yansong, leader del gruppo di architetti.
Con un’estensione di 149mila metri quadrati, una volta realizzato l’Anji Culture and Art Center includerà sei aree funzionali distinte – Grand Theater, Conference Center, Leisure Center, Sports Center, Youth Activity Center, and Art Education Center. Alla base del progetto di MAD Architects si pone la concezione dello spazio architettonico come luogo di incontro pubblico, accessibile a chiunque, in ogni momento della giornata. Tra gli aspetti caratteristici della struttura rientra sicuramente la copertura: sarà composta da una serie di tetti metallici sovrapposti, evocativi delle foglie di bambù. Gli spazi tra ciascuna “foglia” lasceranno filtrare la luce naturale all’interno; la facciata principale, alta oltre 17 metri e completamente trasparente (una volta completata sarà la parete di vetro autoportante più grande della Cina) fornirà ulteriore luce agli ambienti interni. Dall’esterno, la silhouette ondulata dialogherà armoniosamente con la collina circostante, ricoperta dalle piantagioni del caratteristico tè bianco Anji. Sul lato ovest, un grande palco sarà adibito ad arena all’aperto per spettacoli, concerti e mostre. Infine, particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità dell’edificio, con l’adozione di tecnologie come la pavimentazione permeabile, il sistema per il riutilizzo dell’acqua piovana e il “green roof”.